CINEMA
STEFANIA IPPOLITI “Il mio impegno per supportare e far crescere l’industria cinematografica sul territorio”
La sua è una mission alla quale si dedica con grande determinazione e passione. È così che Stefania Ippoliti, direttrice della Film Commission Toscana, affronta e organizza tutti i giorni, la raccolta e la divulgazione di una serie di informazioni e dati e la formazione di una rete di partnership a supporto dello sviluppo territoriale del settore cinematografico e audiovisivo. Ne parla lei stessa in questa intervista ad ArteCultura Magazine
“Da direttrice della Film Commission Toscana posso dirti che lavoriamo e ci confrontiamo di continuo. Una delle grandi realtà è l’area cinema, struttura aperta ufficialmente nel 2006, che per me resta a tutt’oggi una grande avventura che ogni giorno non smetto di vivere come tale: bisogna saper capire, dare ed essere disponibili, saper vedere anche lontano e non essere mai chiusi verso niente. Cerco di dare testimonianza di un tempo che è il mio, perché è in questo tempo che sono cresciuta, che mi sono formata”. Stefania Ippoliti è fiorentina e appunto dal 2006, cioè quando in Mediateca Toscana viene deciso di sviluppare le attività di Film Commission, è anche incaricata dell’attuazione e dell’implementazione delle politiche regionali del settore cinematografico e audiovisivo.
Dal 2014 al 2019 è stata anche presidente di Italian Film Commissions, l’associazione nazionale delle film commission di tutte le Regioni italiane.
Ippoliti, non facile il suo ruolo, non vorrei suonasse retorico dire anche in quanto donna: in quali settori principali si muove la sua attività?
“Con la Mediateca Toscana per la conservazione e valorizzazione degli archivi; poi c’è l’Educazione al Cinema per le scuole e per gli adulti con il programma Lanterne Magiche; che sono di supporto alla rete dell’esercizio cinematografico tradizionale. E, non ultimo, il supporto e collaborazione con tutti i festival di cinema che si tengono in Toscana che sono tanti. La Toscana Film Commission svolge un importante ruolo di promozione del territorio come set, ha relazioni con le case di produzione, con i professionisti e le aziende della filiera audiovisiva. Ci sono anche tutte le strategie di marketing, ideazione di format, messa a punto di strategie di comunicazione integrata, e collaborazioni con agenzie di promozione territoriale. E, per le associazioni e istituzioni nazionali e internazionali, anche la gestione del cinema La Compagnia, che ospita i festival internazionali sostenuti dalla Regione Toscana la cui programmazione è dedicata ai documentari. Nel 2016 è partito in Toscana anche un progetto sperimentale dedicato allo sviluppo dell’audiovisivo”.
Dalle Manifatture digitali a Docxchange: che mi dice?
“C’è il programma Sensi contemporanei: in questo ambito sono state aperte, appunto, le Manifatture digitali cinema a Prato e a Pisa, strutture che offrono spazi e servizi alle produzioni e laboratori di alta specializzazione per i mestieri del cinema: costumistica e animazione a Prato; applicazione delle nuove tecnologie alla narrazione audiovisiva a Pisa. Poi c’è la Compagnia che è l’unica sala cinematografica italiana dedicata prevalentemente al cinema del reale, che ha ereditato e valorizzato il primato segnato dal Festival dei Popoli, storica manifestazione fiorentina. Partecipiamo anche a Docxchange, una piattaforma che la mette in rete con altre tre sale nel mondo -Hot Docs Ted Rogers di Toronto, Bertha Doc House di Londra e a Maysles Documentary Centre di New York- dedicate al documentario e il nostro intento è quello di condividere la programmazione, i dati sull’andamento dei vari titoli, i contatti con i produttori o distributori internazionali, le strategie di lancio, comunicazione e promozione dei film”.
Toscana, regno goloso per chi si occupa di cinema, dunque.
“Molto, perché ci sono molte cose importanti che capitano e va tenuto presente che il cinema è un’industria che ha bisogno di risposte rapide: in ogni film ci lavorano tra le quattrocento e seicento persone e, per noi e per loro, il tempo vale moltissimo. Per questo siamo ben organizzati. Il cinema è un’industria deve essere competitiva per poter realizzare i suoi progetti e in questo non posso dire niente perché tutti ci riconoscono di essere bravi ed efficienti a cominciare dal trovare i permessi in breve tempo, ma anche avere un fondo per le produzione per tutte le regioni di Italia ed Europa. Il che serve a ottenere più lavoro per noi e non solo penso alle sole camere d’albergo o ai noleggi con conducente. Noi abbiamo proprio a che fare con imprese di servizi.
Ippoliti, potrebbe fornire un po’ di dati sulle produzioni Toscane?
“Nel 2022 sono state 228 con un incremento del 27% rispetto al 2021 come le giornate di lavoro sul territorio regionale, cioè 1.635 con un incremento del 49 per cento rispetto al 2021. E tra le produzioni più importanti mi piace ricordare Disclaimer,la serie tv di Alfonso Cuaron (Usa, 2022) girata tra la Versilia e Pisa; One Trillion Dollars, serie tv di Florian Baxmeier (Germania, 2022) con la location: tra Viareggio, Massa, Lucca, Firenze; ma anche Succession, III serie tv, di Jesse Armstrong (Usa, 2021) con location tra Chianciano Terme, Cortona, Bagno Vignoni, Montalcino, Siena, Pienza, Sarteano come pure L‘Amica Geniale,serie tv (Italia, stagioni II, III, IV) di Saverio Costanzo, Daniele Luchetti, Laura Bispuri che ha scelto come location: Pisa , Firenze, Viareggio, Firenze e anche Gabriel’s Inferno, diventata serie tv (Usa, stagione I, II, III) di Tosca Musk girata tra Firenze e, San Gimignano”.
Immagino un archivio molto ricco di documentazione su cinema e audiovisivo.
“Sì e non da ora: dal 1984 la Mediateca è la più importante struttura regionale per la documentazione sul cinema e sull’audiovisivo e dal 2011 è anche Socio Fiaf, International Federation of Film Archives, network che da oltre sessant’anni coordina le principali istituzioni e i principali archivi dedicati alla conservazione dell’audiovisivo nel mondo. Un archivio costituito da circa 22.700 titoli: oltre 10mila film d’autore di cui 3700 documentari, 9mila libri su cinema, video, televisione, 350 periodici specializzati, 5mila foto e manifesti di film, 4.500 dischi in vinile e 300 cd di colonne sonore di film”.
In cosa consiste quest’ulteriore attività?
“Nella cura e nell’implementazione dei materiali d’archivio e nella assistenza agli utenti per l’accesso al patrimonio mediatecale anche attraverso il supporto nelle fasi di ricerca. Voglio ricordare che l’attività ordinaria è realizzata nel quadro di una politica di alleanze con altri archivi e cineteche che operano in Italia, una specie di rete fondamentale, per l’integrazione delle informazioni e dei sistemi di visualizzazione dei rispettivi patrimoni”.
Ma a cosa serve la Film Commission?
“Dal 2006 a offrire assistenza gratuita ai produttori non solo nazionali che sono interessati a girare sul territorio regionale attraverso servizi di accoglienza. E questi sono: i contatti con le istituzioni locali e nazionali, informazioni tecniche, logistiche ma anche burocratiche che non sono proprio una passeggiata. Poi come ti dicevo, ci sono varie facilitazioni per l’ottenimento di permessi, database di location e photo scouting, database di professionisti e imprese locali, network di sportelli cinema in tutta la regione. E altre facilitazioni e assistenza per accomodation, utilizzo degli spazi delle Manifatture Digitali di Prato e Pisa, comunicazione e social network; fondi di sostegno alle produzioni. La Toscana Film Commission promuove la Toscana come regione anche a livello internazionale, partecipando ai maggiori festival e mercati di questo settore”. Stefania Ippoliti che sorride al suo impegno con la pacatezza che la distingue: “A volte mi viene voglia di rimettere tutto in disordine, dove sarebbe in qualche modo giusto sistemare il passato. Ma nel lavoro cerco di non pensare mai a me stessa”
“Cerco di dare testimonianza di un tempo che è il mio, perché è in questo tempo che sono cresciuta, che mi sono formata”
Giornalista