ARTE CONTEMPORANEA
L’eterno viaggio nel tempo che porta all’oggi di Eliasson
Oltrepassando i confini e i limiti fisici di uno spazio, la mostra “Nel tuo tempo” di Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi a Firenze mette in discussione la distinzione tra realtà, percezione e rappresentazione. Le opere del grande artista contemporaneo coinvolgono tutte le sale del palazzo risorgimentale fiorentino dando vita a un magico viaggio nel tempo che conduce il visitatore a vivere il presente in continuità con la storia e le sue esperienze passate
“’Nel tuo tempo’ è un incontro tra opere d’arte, visitatori e Palazzo Strozzi. Questo straordinario edificio rinascimentale ha viaggiato attraverso i secoli per accoglierci qui, ora, nel XXI secolo, non come semplice contenitore ma come co-produttore della mostra. Non è solo Palazzo Strozzi a Firenze ad aver viaggiato nel tempo. Come visitatore, ognuno di noi ha vissuto, con una relazione tra corpo e mente sempre diversa in modo individuale. Ognuno con le proprie esperienze e storie per incontrarsi nel ‘qui e ora’ di questa mostra”. Così parlò Olafur Eliasson artista danese di origini islandesi noto per aver esposto alla Tate Modern di Londra la sua famosa installazione The Weather Project nel 2003.
Fino al 22 gennaio prossimo sarà protagonista alla Fondazione Palazzo Strozzi con la mega mostra dal titolo, appunto, “Nel tuo tempo”, che vede il coinvolgimento di tutti gli ambienti rinascimentali del palazzo attraverso il tocco delle sue opere. Artista riconosciuto nel mondo come uno dei più originali e visionari del panorama contemporaneo, Eliasson in questa sua esaustiva rappresentazione dell’arte, presenta la poliedrica produzione che ha coinvolto nel corso della sua carriera installazioni, dipinti, sculture, fotografia e immagini in movimento. Una rassegna curata da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, che è il risultato del lavoro diretto dell’artista con installazioni storiche e nuove produzioni, che ne sovvertono la percezione, impiegando l’edificio stesso come strumento per creare arte. Il centralissimo palazzo rinascimentale di Firenze diviene infatti un corpo dinamico in cui elementi architettonici come finestre, soffitti, angoli e pareti diventano protagonisti attraverso interventi che utilizzano luci, schermi, specchi o filtri colorati. Eliasson presenta così una pluralità di possibili narrazioni con l’obiettivo di una nuova consapevolezza dello spazio da parte del pubblico. Oltrepassando i confini e i limiti fisici di uno spazio, la mostra “Nel tuo tempo” mette in discussione la distinzione tra realtà, percezione e rappresentazione.
Palazzo Strozzi torna al contemporaneo con Olafur Eliasson: “Nel tuo tempo”, è la prima grande mostra mai realizzata in Italia su uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, proseguendo così la nostra serie di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte del presente”, ha detto Galansino. E ha proseguito: “Nel 2015 Eliasson visitò per la prima volta gli spazi di Palazzo Strozzi e rimase colpito dalla architettura rinascimentale, cominciando così una lunga conversazione tra lui e il palazzo quattrocentesco, un dialogo complesso il cui senso si riassume nella esposizione odierna”.
Punto di partenza dell’esposizione è Under the weather (2022) opera site specific per lo spazio pubblico del cortile di Palazzo Strozzi, costituita da una grande struttura ellittica di 11 metri sospesa a 8 metri di altezza, che crea agli occhi dei visitatori un effetto fatto di interferenze visive, simili allo sfarfallio di uno schermo. L’installazione propone ciò che è noto come effetto moiré che, in questo caso, viene impiegato per destabilizzare la rigida architettura ortogonale di Palazzo Strozzi, mettendo in discussione la percezione di struttura storica stabile e immutabile. Mentre i visitatori si spostano nel cortile l’installazione si trasforma continuamente ai loro occhi, interagendo con ciascuno individualmente. Dove l’opera diviene così scambio: tra il movimento di ogni visitatore che attiva l’opera e la sua personale esperienza visiva che la completa.
Due opere del percorso espositivo richiamano il tema del cerchio e dell’ellisse introdotto nel cortile. “How do we live together” (2019), costituita da un grande arco metallico e l’installazione “Solar compression” (2016) costituita invece da un disco circolare sospeso, specchiante su entrambi i lati. Nel percorso, inoltre, la possibilità di incontrare un’opera iconica della carriera di Eliasson come “Beauty” (1993): l’installazione pone di fronte a uno spettacolare arcobaleno in cui fasci di luce bianca sono scomposti nei colori dello spettro visibile attraverso una cortina di nebbia.
Una mostra – info: +39 055 2645155; prenotazioni@palazzostrozzi.org – per condividere un concetto che si rifà ai classici dell’arte mondiale: la bellezza è negli occhi di chi la guarda, tra condivisione e diversità. Da non perdere.
La bellezza è negli occhi di chi la guarda, tra condivisione e diversità
Giornalista