MANIFESTAZIONI CULTURALI
GABRIELE AMETRANO “Ecco perché i giovani leggono ancora”
Le giovani generazioni sono interessate alla lettura, ma con modi e priorità diversi rispetto ai loro genitori. Ne è convinto Gabriele Ametrano, direttore del festival dei libri di Firenze, che in questa intervista ad ArteCultura Magazine illustra come La Città dei Lettori, giunta alla sua sesta edizione, mira a diffondere la cultura e a coinvolgere un numero sempre di più allargato di lettori. E perché il tema della fiaba è quest’anno al centro dell’intera manifestazione che coinvolge 18 comuni della Toscana
“L’idea che abbiamo dei giovani è sbagliata. I giovani sì che leggono ma non quello che abbiamo letto noi, con le stesse scadenze priorità. Oppure, ancora, non leggono nel nostro stesso modo. Dovremmo fare un mea culpa: con il loro istinto hanno trovato un filone tutti da soli. Bisogna ammettere che sono avanti e nello stesso tempo guardano a quel che è stato, anche involontariamente. Ricordi la cultura delle fiabe orali, quelle tramandate dalla tradizione solo raccontate e mai trascritte? Ecco vanno forte anche oggi grazie agli audiolibri. Non è forse la stessa cosa estrapolata da quel tempo e posizionata in questo tempo?”. Genialità, perseveranza e intuizione: sono le doti di Gabriele Ametrano, direttore de La Città dei Lettori, festival nato a Firenze e copiato dall’Italia intellettuale ma anche editoriale. È il perfetto funzionamento di un meccanismo a cui pochi all’inizio – tanto per cambiare – davano credito. La città dei Lettori, appunto: giorni dedicati a incontri con scrittori con il sottotitolo “Leggere cambia tutto”, messaggio che accompagna la manifestazione fin dalla nascita e che quest’anno, in occasione del centenario di Italo Calvino, si intreccerà ad un percorso legato al tema della narrazione con il focus “Sulla fiaba”, curato, appunto, dallo stesso Ametrano.
Gabriele Ametrano, ci racconti questa edizione del festival dei libri.
“Si tratta della sesta edizione fiorentina a cui quest’ anno partecipano oltre cento ospiti per cinque giornate di eventi con i protagonisti della letteratura contemporanea. Appuntamento a Villa Bardini con incontri con gli autori, presentazioni, talk e reading aperti a tutti: quest’anno i festival sono addirittura 18, ed è nato grazie alla nostra Associazione Wimbledon APS di promozione sociale fondata da Gianluca Caputo, Martina Lazzerini e da me. Il nostro impegno è portare la lettura e il libro anche dove difficilmente le pagine raggiungono i lettori. Quest’anno La Città dei Lettori toccherà, appunto, 18 comuni della Regione Toscana, alcuni dei quali con meno di 2000 residenti e spesso privi di librerie o attività connesse alla letteratura. È qui che l’attività del festival diventa fondamentale: portare un format riconosciuto a livello nazionale e radicarlo nelle esperienze dei luoghi che ci accolgono, diciamo che attiva e consolida le buone pratiche culturali”.
La finalità?
“Promuovere cultura e arte, ma soprattutto gusto, passione e consapevolezza dell’importanza della lettura a nuove fasce di pubblico e a nuovi lettori. Il fine è unire socialità e cultura, aumentare la capacità critica dei cittadini e il senso di solidarietà, la partecipazione e il dialogo. Le attività che svolgiamo pongono al centro del loro interesse non soltanto la cultura e i libri, ma anche l’ambiente e la solidarietà. Ci tengo a sottolineare che ogni azione organizzativa è attenta al rispetto della natura e della sua sostenibilità”.
Quali le novità di questa edizione?
“Intanto la collaborazione con ‘L’indice dei libri del mese’ attraverso il quale sarà possibile l’incontro con la seguitissima autrice inglese Sheena Patel, e poi torna l’appuntamento con i cinque finalisti dello Strega 2023, che saranno ospiti a Firenze per il primo incontro con il pubblico dopo la selezione. Ci saranno anche gli omaggi nei 400 anni dalla prima pubblicazione de Il Saggiatore e La Città dei Lettori celebrerà Galileo Galilei con un’intera giornata dedicata alla scienza, con protagonisti del calibro di Giorgio Vallortigara, Antonella Viola, Tommaso Maccacaro, Claudio M. Tartari, Massimo Bucciantini oltre alla presentazione del progetto di film documentario Galileo (R)evolution, commissionato dal Museo Galileo Galilei. E ancora: la vita e la musica di Rosa Balistreri, una delle voci più intense e interessanti della canzone popolare italiana, oltre che una delle figure femminili più forti”.
Parliamo della fiaba?
“Ci ho tenuto molto che quest’anno il tema della Città dei Lettori fosse la fiaba. E non la favola. A ogni tappa del festival corrisponderà un approfondimento con un percorso tematico dedicato: tornare alle origini della letteratura riportando il racconto orale nel nostro tempo, per celebrare Italo Calvino e il suo importante lavoro di raccolta delle fiabe italiane, ma anche per esplorare e conoscere quelle dei nostri giorni. Quello che succede è un’esplorazione dell’esordio della letteratura, perché si tramandi e si ricordi questo metodo narrativo dell’origine della fiaba dedicandolo alle giovani generazioni che non è assolutamente vero che non leggono anzi. Sono i migliori clienti degli audio libri.
Parliamo di lettura?
“Si, ma bisogna pensare a quanto tutto sia cambiato: dalle riviste online fino ai canali Tik Tok. Pensa che da qui abbiamo visto che la gran parte degli under 25 utilizza questo social per la promozione della lettura del genere Romance. Praticamente quello che potremmo chiamare romanzo d’amore e di sentimenti non propriamente rosa. È un altro tipo di letteratura, più leggero, ma non secondario, che raccoglie cifre importanti: tra il 15 e il 20 per cento dei like sui social. Tra gli ospiti avremo anche due bookstacker seguiti da 60mila follower, che aspettano i loro consigli”.E noi, testimoni del salto mentale delle generazioni Millenials tra libri e letteratura. Che gira e rigira è sempre quella: e mette al centro della scrittura l’uomo, i suoi sentimenti, le sue speranze, le sue paure. Noi alla Città dei Lettori, apprendisti del pensiero positivo.
“A ogni tappa del festival corrisponderà un approfondimento con un percorso tematico dedicato: tornare alle origini della letteratura riportando il racconto orale nel nostro tempo”
Giornalista