MUSEI E DIMORE STORICHE
Un approccio imprenditoriale per la nuova era culturale dei musei
La sostenibilità economica diventa oggi un elemento cruciale per il successo delle istituzioni culturali. E apre la strada a una mentalità imprenditoriale sempre più diffusa. Una trasformazione che segna l’inizio di una nuova era culturale e promette di rivoluzionare l’esperienza museale
Angela Maria Scullica
Oggi, nel settore culturale, perseguire la sostenibilità non è più solo un virtuosismo o un atto di buon senso, ma diventa una vera e propria operazione strategica ed etica tesa a evidenziare quattro elementi portanti: sostenibilità economica, responsabilità sociale, sostenibilità ambientale e sostenibilità olistica. Di questi il primo, la sostenibilità economica è indubbiamente da ritenersi il più cruciale per il raggiungimento di tutti gli altri. Senza una solida base finanziaria, infatti, né un museo né una dimora storica possono offrire una valida offerta e adempiere alle missioni culturali che sono evidenziate nella nuova definizione di museo, elaborata nel 2022 dall’ICOM (International Council of Museums). Ricordiamo a questo proposito che quest’ultima enfatizza i concetti di accessibilità, inclusività, diversità, sostenibilità e partecipazione della comunità consentendo ai musei di offrire un’ampia varietà di esperienze che spaziano dall’educazione al piacere, dalla riflessione alla condivisione di conoscenze.
Ma per perseguire una sostenibilità economica, è necessario superare le barriere sociali e cercare di intercettare flussi economici ad integrazione delle donazioni pubbliche, delle offerte dei mecenati e delle sponsorizzazioni delle aziende private. Diventa quindi fondamentale adottare una mentalità diversa, più imprenditoriale, che si ispiri al modello anglosassone in cui i musei cercano finanziamenti e partnership con il settore privato anziché ridurre le iniziative culturali in mancanza di fondi. I musei e le dimore storiche, in partnership con imprese private, possono andare oltre la mera sponsorizzazione e creare proposte culturali e artistiche che valorizzino lo storytelling e l’esperienza dei visitatori. Un esempio di buona prassi può essere tratto, come abbiamo detto, dalla cultura anglosassone, in cui i musei cercano attivamente finanziamenti e investimenti da parte di aziende private e mecenati, andando al di là della semplice sponsorizzazione. Questo approccio permette di creare iniziative culturali più variegate e di valore, rafforzando la sostenibilità economica delle istituzioni culturali.
Per raggiungere una sostenibilità economica a lungo termine, è importante sviluppare una particolare attenzione alla diversificazione delle attività, sfruttando le potenzialità delle dimore storiche e dei musei come spazi versatili per eventi, matrimoni, attività didattiche e culturali. Una partnership più stretta tra il settore pubblico e privato è fondamentale per la promozione di una cultura sempre più integrata al territorio. Le istituzioni culturali possono partecipare a bandi pubblici e avvalersi dello strumento dell’Art Bonus per incentivare il mecenatismo culturale e promuovere l’offerta culturale su misura. Qui però occorre sottolineare quanto sarebbe necessario semplificare, da parte del settore pubblico, le procedure per agevolare il dialogo tra i due mondi e promuovere una collaborazione efficace e proficua.
La sostenibilità non riguarda soltanto l’aspetto economico, ma abbraccia anche la tutela dell’ambiente e il coinvolgimento sociale. Le dimore storiche e i musei devono tendere verso l’adozione di misure volte al risparmio energetico, alla gestione consapevole delle risorse naturali. Per affrontare le sfide future e garantire una cultura sostenibile, è necessario investire nella formazione e nella valorizzazione delle competenze degli operatori culturali. La gestione delle dimore storiche richiede non solo competenze di restauro, ma anche conoscenze in marketing, comunicazione e strategie gestionali. Inoltre, è essenziale sensibilizzare il pubblico sull’importanza del patrimonio culturale e storico delle dimore, coinvolgendo la comunità locale e creando un legame emotivo con il territorio. Un’approfondita comunicazione e promozione delle iniziative culturali possono contribuire a creare una maggiore consapevolezza e apprezzamento del patrimonio culturale.
Un altro aspetto importante per la sostenibilità è la valorizzazione degli aspetti immateriali delle dimore storiche e dei musei, come la storia, le tradizioni e le narrazioni. Questi elementi possono arricchire l’esperienza del visitatore, creando un legame emotivo e una maggiore affinità con la cultura locale. Affrontare le sfide della sostenibilità economica e ambientale richiede un approccio collaborativo tra il settore pubblico e privato, un dialogo costante e una condivisione di obiettivi. Solo con un impegno congiunto, le dimore storiche e i musei possono diventare delle vere e proprie risorse culturali e turistiche per il territorio, contribuendo alla crescita economica e sociale delle comunità locali. In conclusione, per raggiungere una cultura sostenibile, è fondamentale coniugare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale con una gestione strategica ed efficiente, coinvolgendo il pubblico, il settore privato e le istituzioni pubbliche. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile preservare la ricchezza culturale del nostro passato e costruire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
Oggi, nel settore culturale, perseguire la sostenibilità non è più solo un virtuosismo o un atto di buon senso, ma diventa una vera e propria operazione strategica ed etica
Giornalista