MUSICA
Allo IULM il Convegno Internazionale sulla critica musicale
Cos’è la critica musicale? Quando è nata? Chi sono i protagonisti? Quali sono gli scenari in evoluzione? Si può vivere di questo lavoro, nell’epoca digitale? Di questo e di altro ancora se ne parlerà dal 30 novembre al 2 dicembre all’Università di Milano-IULM
Luca Cerchiari
Cos’è la critica musicale? Quando è nata? Quali ne sono stati i protagonisti? Quali giornali, riviste e media l’hanno ospitata sinora? Quali studi devono aver svolto e quali competenze devono avere i critici musicali per esercitarla? Di quali generi musicali si è occupata e si occupa oggi? Di quale “salute” gode attualmente, e cosa le si prospetta domani? Esistono studi e libri sulla critica musicale? Si può vivere di questo lavoro, nell’epoca digitale?
A questi e altri interrogativi si propone di dare una risposta esauriente, ancorchè ovviamente provvisoria, il “Convegno internazionale sulla critica musicale” che avrà luogo nella Sala dei 146 dell’Università di Milano-IULM i prossimi 30 novembre, 1 e 2 dicembre, col sostegno del Gruppo Percassi. La prima cosa che si nota, guardandone il programma, è che il Convegno, cui partecipano una trentina di studiosi europei, americani e italiani, dà ineditamente spazio anche al jazz e al pop, oltre che alla musica eurocolta. Di fatto, se la musica classica è il genere attorno al quale, in epoca romantica, e in area austro-tedesca e francese, è nata sui quotidiani e su apposite riviste la prima critica musicale (che ha avuto per protagonisti, fra gli altri, anche due compositori europei di spicco come Robert Schumann e Claude Debussy), non vi è dubbio che essa ha avuto una grande impennata soprattutto nella prima metà del Novecento grazie al jazz, e grazie al pop nella seconda parte del secolo scorso, e oltre.
Il jazz, genere nuovo, innovativo, degli anni Venti, ha generato una critica nuova, che più che sulle partiture o sulle interpretazioni concertistiche dal vivo, peraltro non trascurate, si fondava, nascendo, sull’ascolto discografico. Questa nuova critica musicale è nata soprattutto a Parigi intorno al 1930, con contributi anche a Londra (la rivista Melody Maker), in Belgio, Germania, in Olanda, e in Italia. Ne sono stati principali artefici due francesi attivissimi anche sul versante produttivo, nell’organizzazione concertistica e nella realizzazione di incisioni discografiche, oltre che di programmi radiofonici, festival e quant’altro, Charles Delaunay e Hugues Panassié.
A loro, come ad altri critici della prima e seconda generazione (Leonard Feather, Andrè Hodeir, Joachim-Ernst Berendt, Arrigo Polillo) l’editoria internazionale sta dando, negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, uno spazio notevole. Sono infatti pubblicati numerosi volumi su questi critici di grande spicco:la parte del “leone” l’ha fatta il capostipite Hugues Panassié, con un libro di Laurent Cugny per Outre Mesure di Parigi e un secondo di Pierre Fargeton (che ha publicato anche un saggio dedicato al critico Andrè Hodeir). Fargeton, assiema a Alex Dutilh, responsabile per il jazz di Radio France, a John Gennari dell’Università del Vermont, all’esperto viareggino di blues e vocalità afro-americana Luciano Federighi (che parlerà della critica alla soul music), e a Roberto Polillo (che presenterà l’imminente volume Mimesis dedicato alla figura del celebre padre Arrigo) sarà ospite del Convegno alla IULM.
Il Convegno prevede anche una Tavola rotonda sul tema della critica, coordinata dal critico de La Repubblica Angelo Foletto, nonché Presidente dell’Associazione nazionale Critici musicali. Vi partecipano tra gli altri Federico Capitoni, autore di un volume Carocci sulla critica musicale, Simon Reynolds, da Los Angeles, il più celebre critico rock di oggi, Giuseppina Manin del Corriere della Sera e Marco Bizzarini dell’Università di Napoli, critico musicale del Giornale di Brescia. E prevede, inoltre, delle sezioni dedicate ad altre musiche. A proposito dell’operetta William Everett, maggiore autorità mondiale in tema di musical, noterà come la dimensione americana del genere, a Broadway, sia stata “affossata” anche dalla critica, nel secondo dopoguerra. Alessandro Carrera (Università di Houston), esperto di Bob Dylan, si occuperà di Greil Marcus e di altri critici rock statunitensi, e lo stesso farà Yvetta Kajanova dell’Università di Bratislava, Slovacchia, trattando, tra gli altri, anche il caso dello stesso Simon Reynolds, oltre che di Simon Frith e di altri critici rock. Gianfranco Salvatore, autore di un volume su Lucio Battisti e Mogol, evocherà il ruolo dell’Accademia della critica di Roma, da lui stesso fondata e diretta dagli anni Ottanta, mentre Federico Coniglio, direttore delle riviste Classic Rocke Vinile, parlerà di “editoria rock”, e l’icona pubblica Dario Salvatori, un settantenne sempre vestito da teddy-boy (Salvatori è stato tra i primi critici rock italiani, nell’epoca orami lontana del settimanale Ciao 2001, ed è divenuto un personaggio televisivo con Renzo Arbore), racconterà a studenti e pubblico la sua varia ed estesa esperienza professionale. Massimiliano Raffa e Giovanni Sibilla toccheranno infine aspetti legati al linguaggio critico, alla ricezione del rock e al rapporto tra musica e media.
Il Convegno dello IULM, a cura di Luca Cerchiari e Stefano Lombardi Vallauri (esperto di musica contemporanea, e presente nella tre giorni con una relazione sulla “critica della critica”), ospita naturalmente anche numerosi studiosi e critici “classici”. Tra questi Giacomo Danese (Conservatorio di Bruxelles, che si interrogherà sugli “strumenti” della critica musicale), Cesare Fertonani (che parlerà dell’utilità, per la critica, delle registrazioni discografiche storiche), Pietro Misuraca (Università di Palermo, tra l’altro autore di importanti ricerche su un grande musicologo, Luigi Rognoni), Carla Cuomo (Università di Bologna, pedagogista e studiosa di Massimo Mila e Fedele D’Amico), Biagio Scuderi (Società del Quartetto, ma anche responsabile della versione on-line della rivista musicale Amadeus) e Marida Rizzuti, Università di Torino.
Il Convegno, trasmesso anche in streaming, è dedicato al citato critico jazz Arrigo Polillo (1919-1984), avvocato, dirigente editoriale e uomo di relazioni internazionali, e a un grande intellettuale, Quirino Principe, ancora attivo come collaboratore, per la musica e altri temi, del Sole 24Ore, nonché didatta (all’Università di Milano-IULM) e autore di libri preziosi. Principe aprirà i discorsi la mattina del 30 novembre riflettendo sullo statuto e sulla definizione stessa di critica musicale, che due secoli fa come oggi intreccia saperi complessi (la musicologia, la filosofia, l’estetica, la storiografia, la filologia) con la loro “riduzione” al formato breve, al linguaggio “più semplice” e al tempo veloce della cronaca quotidiana e periodica.
International Conference on Music Criticism
Milan-IULM University, Italy
30thof November – 2ndof December, 2021
Sala dei 146, IULM 6
Organized by the Master in Music Publishing and Productionand the “Giampaolo Fabris” Department of Communication, Arts and Media Studies, Milan-IULM University
Organizzato dal Master in “Editoria e produzione musicale” e dal Dipartimento “Giampaolo Fabris”, Università di Milano-IULM
With the contribution of Percassi Group/Col contributo del Gruppo Percassi
Dedicated to Arrigo Polillo and to Quirino Principe/Dedicato a Arrigo Polillo e Quirino Principe
Dedicato ad Arrigo Polillo e Quirino Principe
Concept by Luca Cerchiari; curated by Luca Cerchiari and Stefano Lombardi Vallauri
Ideazione di Luca Cerchiari; a cura di Luca Cerchiari e Stefano Lombardi Vallauri
PROGRAMME/PROGRAMMA
DAY 1/GIORNO 1 – 30thof November/30 Novembre
Panel 1 – morning/mattino
Chair/Presiede: Cesare Fertonani (University of Milan/Università di Milano)
Quirino Principe (Music critic for newspaper “Il Sole 24 Ore”/Critico musicale del quotidiano “Il Sole 24 Ore”: For a (possibly ‘not’ incorrect) definition of music criticism-Per una definizione (possibilmente non scorretta) di critica musicale
Stefano Lombardi Vallauri (Milan-IULM University/Università di Milano-IULM): Critique of criticism. Features of the useless, detrimental, counterproductive musical discourse-Critica della critica. Tratti del discorso musicale inutile, dannoso, controproducente
Giacomo Danese (Royal Conservatory of Brussels, Belgium/Conservatorio di Bruxelles, Belgio): The tools of music criticism-Gli strumenti della critica musicale.
Biagio Scuderi(University of Catania, Società del Quartetto/University of Catania, Società del Quartetto): Tell me how you communicate and I’ll tell you who you are: the crisis of musical communication inItaly-Dimmi come comunichi e ti dirò chi sei: la crisi della comunicazione musicale in Italia
Panel 2 — afternoon/pomeriggio
Chair/Presiede: Stefano Lombardi Vallauri(University of Milan-IULM/Università di Milano-IULM)
Cesare Fertonani (University of Milan/Università di Milano):Benefits and damages of historicalrecordings for music criticism/Utilità e danno delle registrazioni storiche per la critica musicale.
Carla Cuomo (University of Bologna/Università di Bologna): The formation of the critic’scompetence–La formazione della competenza del critico
Pietro Misuraca (University of Palermo/Università di Palermo): Music criticism and musicology.Interactions and specificities-Critica musicale e musicologia. Interazioni e specificità
Marida Rizzuti (University of Turin/Università di Torino):All critics, no critic. Musical criticism in the age of social media-Tutti critici, nessun critico. La critica musicale all’epoca dei social media
DAY 2/GIORNO 2 — 1stof December/1 Dicembre
Panel 1 — morning/mattino
Chair/Presiede: Luca Cerchiari
Luca Cerchiari (Milan-IULM University/Università di Milano-IULM) & Roberto Polillo (formerly University of Milano-Bicocca/già Università di Milano-Bicocca): Arrigo Polillo (1919-1984). An international master of jazz criticism(Mimesis, Milan 2021), new book presentation. Presentazione del libro-novità Arrigo Polillo(1919-1984).Un maestrointernazionaledella critica jazz, a cura di Luca Cerchiari e Arrigo Polillo, Mimesis, Milano 2021
Alex Dutilh (Radio France, Paris/Radio France, Parigi): Jazz programming at Radio France-La programmazione jazz a Radio France
Pierre Fargeton (Jean Monnet University, Saint-Étienne, France/Università di St.Etienne, Francia): Two French masters:Hugues Panassié and Andrè Hodeir-Due maestri francesi:Hugues Panassié e Andrè Hodeir
Luciano Federighi (music critic and writer, Viareggio/Critico musicale e saggista, Viareggio): Where the Soul Trees Grow: Soul music geography and criticism-Dove nascono gli alberi del soul:geografia e critica del genere
John Gennari (University of Vermont, Usa/Università del Vermont, Usa): The shape of jazz criticism to come: liner notes for an unsettled future-Il futuro della critica jazz.Appunti e note da inventare
Panel 2 — afternoon/pomeriggio
Roundtable on music criticism/Tavola rotonda sulla critica musicale
Chair/Presiede: Angelo Foletto (Music critic for newspaper “La Repubblica”; President of the National Association of Music Critics/Critico de “La Repubblica”, Presidente dell’Associazione nazionale critici musicali)
Speakers: Simon Reynolds (music critic and writer, Los Angeles, Usa/Critico musicale e saggista, Los Angeles, Usa), Stefano Marino (University of Bologna/Università di Bologna), Giuseppina Manin (Music critic for newspaper “Il Corriere della Sera”/Critico musicale de “Il Corriere dellaSera”), Marco Bizzarini (University of Naples, music critic/Università di Napoli, critico musicale), Federico Capitoni (Conservatory of Vibo Valentia, music critic/Conservatorio di Vibo Valentia, critico musicale)
DAY 3/GIORNO 3 — 2ndof December/2 Dicembre
Panel 1 — morning/mattino
Chair/Presiede: Alessandro Carrera
Gianfranco Salvatore (University of Salento/Università del Salento): Competence in popular music criticism and the case study of Rome’s Accademia della Critica-La competenza nella critica della popular musice l’esperienza storica dell'”Accademia della Critica” di Roma
William Everett (University of Kansas City, Usa/Università di Kansas City, Usa): The Unmaking of a Genre: Critics and the Demise of American Operetta-La crisi di un genere:i critici e la “morte” dell’operetta americana
Massimiliano Raffa (Milan-IULM University/Università di Milano-IULM): Rock criticism between Italy and the Anglosphere. Similarities and differences in history, styles, and reception-La critica rock tra Italia e anglosfera. Percorsi storici, stilistici e semantici
Gianni Sibilla (Milan-IULM University/Università di Milano-IULM):Talking about popular music in Italy, between criticism andjournalism–Raccontare la musica popolare in Italia, tra critica e giornalismo
Panel 2 — afternoon
Chair: William Everett
Dario Salvatori (Music critic, Rome-Critico musicale, Roma): Personal experience–Esperienza personale
Alessandro Carrera (University of Houston, Usa/Univerità di Houston, Usa):Greil Marcus from rock criticism to American Studies-Greil Marcus dalla critica rock agli American Studies
Yvetta Kajanova (University of Bratislava, Slovakia/Università di Bratislava, Slovacchia): Rock music theorists who began as critics: Richard Meltzer, Simon Frith, Simon Reynolds-Teorici del rock che iniziarono come critici:Richard Meltzer, Simon Frith, Simon Reynolds
Francesco Coniglio (Sprea Publishing Company, Milan-Rome/Casa editrice Sprea, Milano-Roma): Saving Memory, Writing History. Popular music non-fiction in print publishing-Salvare la Memoria, scrivere la Storia. La produzione editoriale di saggistica e storia dellapopular music