NAUTICA & DESIGN
MONACO YACHT SHOW 2023 Lo sfolgorante spettacolo del lusso sul mare
Tra le principali esposizioni internazionali del lusso, il Monaco Yacht Show, continua a impressionare con il meglio del mondo nautico di alta classe. E l’industria italiana si riconferma anche quest’anno protagonista della scena per bellezza, progettazione e sostenibilità.
Donatella Zucca
A differenza di altri saloni nautici, la panoramica dello Yacht Show monegasco è un colorato scintillio di scafi e ponti arredati, che quasi sovrasta quello del mare. Un tappeto azzurro che accoglie 117 superyachts di cui 45 varati nel 2023. Eccellenze a cui s’aggiungono quelle dei tender, come il 20m Tecnomar for Lamborghini, Wallypower 58, Windy di Windy Scandinavia AB, altre ancora e persino due sottomarini. Poi molte regine del mare di anni precedenti, tra cui il 95,2m Kismet e il 97m Carinthia VII entrambe di Lürssen, il 48,68m N2H di Rossinavi, l’elegante 83,5m Savannah dei cantieri olandesi Feadship, il 65m Seanna di Benetti nato nel 2011 e refittato nel 2021, il 50m Silver Fox di Baglietto. L’intero mondo del lusso regna nei padiglioni a terra, dallo Champagne Comte de Monte Carlo, insieme al marchio creato dal barone Christian de Massy nella prima metà del 1900, agli orologi, l’arredamento, gli accessori d’arredo, l’alta tecnologia nautica e alberghiera, sempre con una forte predominanza di brand italiani o di origine italiana.
Il tutto presentato dando massimo rilievo al design e alla tutela del mare, da sempre mssion per il Principato, a cui per l’occasione ha dedicato speciali tavole rotonde e incontri di sensibilizzazione. Una crociata che l’industria nautica mondiale conduce con entusiasmo, un po’ per sincera convinzione, un po’ per richiesta stessa degli armatori, per cui fregiarsi di certificazioni verdi è diventato un vanto, un prestigioso plus nel valore dello yacht. Di design, le imbarcazioni di lusso in esposizione, grandi o piccole che siano, ne hanno parecchio non solo per motivi di estetica ma anche per esigenze di logistica interna, di vivibilità da parte degli ospiti e dell’equipaggio, di efficienza e sicurezza in navigazione.
Il lusso si sa, è storicamente la parola d’ordine del Principato, un must in continua evoluzione al variare dei tempi e delle tendenze. E il Monaco Yacht Show ne è una evidente rappresentazione. Sui moli, tra giornalisti super accreditati, ospiti dell’organizzazione o degli espositori, si incontrano personaggi famosi e molte di quelle persone, armatori inclusi, che sulle spiaggie di Saint Tropez non si peritano a spendere anche cinquecento euro a testa per una cena e di elargire altrettante laute mace al plagiste e al car valet. Una sorta di salotto sì, ma comunque strapieno di gente, quest’anno più casual che smart per i forti sbalzi di temperatura tra mattina, pomeriggio e sera, che si affolla sui moli, tra barche di cui si vedono a distanza le prue, da vicino fiancate e aree prodiere, con i loro incredibili beach club, degni di hotel pluristellati. Super yachts ormeggiati talmente vicini uno all’altro che, se non fosse pericoloso e severamente proibito, si potrebbe visitarli passando dal ponte di uno al ponte del successivo.
Per parlarne e apprezzarne al meglio le loro linee occorrerebbe salire a bordo per visitarli. E, non essendo ovviamente possibile farlo per tutti, abbiamo deciso di parlare solo di alcuni che ci hanno particolarmente attratti, tra quelli varati nel 2023, una flotta di 38 yachts di cui piú di tre quarti italiani. Campanilismi a parte, uno di quelli che al colpo d’occhio forse emoziona di più è l’80m Leona di Bilgin Yachts, con la sua fiancata rosso amaranto su cui si specchiano lo Yacht Show e le facciate dei palazzi d’epoca. Tre ponti con immensi spazi esterni e un impensabile beach club stile novecento, forse stridente con le sue linee filanti e le tecnologie di ultima generazione di cui è dotato, ma pur sempre unico. Scendendo di dimensioni e rimanendo nelle gradazioni del rosso, merita una sosta, il 30m AB100 dei cantieri italiani AB Yachts passati a Next Yacht Group. Ultimo nato di una serie velocissima con scafo in composito, capace di raggiungere i 59 nodi e 51 di crociera, con 4 cabine per gli ospiti e 2 per l’equipaggio, un ampio flybridge e grandi spazi interni ed esterni nel main bridge. Restando su taglie di poco superiori, si distinguono il 35m Maiora Exuma e i 33m Mangusta Grandsport 33 e Mystere di Overmarine Group, firmati dal giovane designer Alberto Mancini.
Al Quai Chicane, sotto l’Hotel Hermitage e di fronte allo Yacht Club de Monaco, prestigioso protagonista dello Yacht Show con eventi e conference, altri due capolavori: i 50m dislocanti di Benetti in acciaio e alluminio Alunya e Fantasea. Figlia della linea B.Now 50m, Alunya introduce la soluzione Oasis Deck di Benetti, concepita per rendere più vasta e vivibile la spiaggetta di poppa su cui s’affaccia il main deck. In questo caso, una piattaforma sul mare di oltre 110mq, ottenuta grazie delle terrazze idrauliche apribili su ambo i lati del ponte. Nel suo insieme, una residenza navigante in cui design e illuminazione, artificiale e naturale, compongono un’armonia espressa a partire dai minimi dettagli, con esterni progettati dallo studio inglese RWD e interni dello Style Department del cantiere. In tutto 4 ponti larghi 9m, 5 cabine per 12 ospiti e 5 per 10 della crew. Spettacolare la suite armatoriale e la vista dal prendisole di prua del sun deck, non è da meno l’upper deck, con area dining esterna e una vetrata che si apre sul salone interno dando continuità agli spazi. Sempre sul Quai Chicane, Grey di Tankoa Yachts, a partire dal cantiere, un’altra italiana doc. di 50m, quinta di una serie incredibile e apripista della versione S501 “Evo”. Interamente in alluminio, con esterni di Francesco Paszkowski e interno di Giorgio Cassetta, che ne ha reinventato il layout e inserito materiali pregiati come legni di quercia europea, di eucalipto e di palissandro indiano fiammato, marmi Breccia Oniciata, striato olimpico, Palissandro Bluette e quarzite blu. Aggiungono prestigio, lavorazioni artigianali nei tessuti di brand come Armani, Rubelli, Dedar, degni accompagnamenti alla collezione di opere d’arte dell’armatore. Spazi valorizzati dal design illuminotecnico e da carte da parati acustiche in pelle abbinate al sistema audio.
A breve distanza da Grey, i vaghi sentori di vela del 66m Alchemy di Rossinavi, tre ponti con interni di Enrico Gobbi Team Design ed esterni di Philippe Briand – Vitruvus Yachts. Un designer che, oltre a questa divisione dedicata al motore, ha progettato spettacolari barche a vela per i brand del settore più famosi al mondo. Frutto di una “alchimia” di elementi, perfetta per navigare e per pause a fior d’acqua sulla piattaforma ribaltabile. Enormi gli spazi all’aperto e quelli interni, disegnati dalla luce artificiale e invasi da quella naturale, unica la sua wine celler, come il design della scala che collega i saloni di due ponti, sostenuta e avvolta dalle trasparenze del vetro. Sempre al Quai Chicane, fa bella mostra di se il 44m UV II di Isa Yachts del gruppo Palumbo, con le linee esterne di Enrico Gobbi – Team for Design e le magie interne di Luca Dini Design & Architecture, il suo gusto, il suo tratto, i suoi colori in armonia coi toni del turchese marino, della sabbia e dell’oro.
Alla Jetée Lucciana, lungo la diga a ridosso di Montecarlo e del Fairmont Hotel, richiama l’attenzione il 40m flybridge Riva. Bellissima, da subito famosa in tutto il mondo, progettata da Mauro Micheli e Sergio Beretta fondatori di Officina Italiana Design. Lo studio da 27 anni autore di tutti i nuovi Riva prodotti da Ferretti Group, in collaborazione col Comitato Strategico di Prodotto presieduto dall’Ing. Ferrari e l’Engineering del Gruppo. Altre bellissime della sua flotta nate nel 2023, sono Pershing GTX116 e il terzo super-yacht della serie Pershing 140 e prima ammiraglia del marchio interamente in alluminio. Poi Custom Line Navetta 42 e Custom Line 140, il più grande planante del brand e, ormeggiate lungo il caldissimo molo centrale, l’infilata vincente di wallywhy200 e wallypower58.
Nella hit parade dei grandi espositori 2023, emerge un altro importante protagonista, TISG -The Italian Sea Group, con due catamarani a vela e a motore, novità assolute per l’intero settore, e uno splendido yacht disegnato in collaborazione con Giorgio Armani. Noi abbiamo visitato per primo il catamarano a vela Art Explorer, già citato in un nostro articolo sui musei diffusi, nato per volere dell’imprenditore, mecenate, collezionista e armatore Frédéric Jousset, fondatore di Art Explora. Associazione che s’ispira al motto “l’arte ci fa bene”, volta a sostenere vari progetti, tra cui questo catamarano, nato per navigare qualche mese in charter o per uso privato, poi ospitando gallerie d’arte, eventi, realtà virtuali ed esperienze culturali fermandosi nei porti del Mediterraneo e non solo. Progettato da Axel de Beaufort in collaborazione con Guillaume Verdier e realizzato Perini Navi, ora uno dei brand di TISG, misura 46,5m per 17,5m di larghezza, ha 12 cabine e, in modalità di diffusore di arte e cultura è in grado di accogliere 2000 visitatori al giorno. Un camaleonte che cambia vestito a seconda del suo utilizzo, da yacht accogliente nei suoi lussuosi spazi, a luogo d’incontro delle persone con la cultura.
Diverso, ma anche lui unico nel suo genere, il catamarano a motore This is It di Tecnomar, un altro brand del Gruppo, 43,5m per 14,5 di larghezza capace di fare i 20 nodi di crociera, interamente progettato dal Centro Stile del Gruppo. Il suo layout asimmetrico e le forme esterne avvolte da 600mq di vetrate esprimono un inedito concetto di lifestyle e sconvolgono i parametri di estetica, non solo relativa a questo tipo di barche. In lui, la sportività di Tecnomar s’accoppia con interni impensabili, arricchiti da materiali particolari, giocati sui toni chiari delle pelli e delle essenze lignee, cui fanno da contrasto oro, bronzo e titanio. Allo stesso molo, un’altra chicca, questa volta figlia di Admiral – TISG, il 55 m in alluminio Silver Star, con interni di Armani/Casa, linee esterne in perfetta sintonia col mare e l’eleganza della maison, partner del Gruppo nella creazione di una serie di yachts. Spesso disegnati da Giorgio Armani in persona, ispirandosi ai cromatismi luminosi del mare e, pur utilizzando lavorazioni, oggetti e materiali pregiati, sempre espressione di un’eleganza che non concede nulla agli eccessi. Assolutamente da non mancare, un explorer fuori dal comune nato per navigare in ogni mare e oceano, da quelli caldissimi del Golfo Persico ai più freddi, nel massimo comfort e in un’eleganza paragonabile ai migliori superyacht da vacanza. Si tratta di Stellamar 35m Explorer di Cantiere delle Marche, interamente disegnato da Francesco Paszkowski e con architettura navale dell’italiana Hydrotech che, sempre al Salone, ha presentato un maxiprogetto ispirato allo stesso concetto. Quello di uno yacht da esplorazione dotato di tutte le comodità, fatto per navigare tanto, anche lavorando a bordo.
Un altro gioiello da vedere è il 38m Azimut Grande Trideck, uno yacht con tre ponti dalle linee slanciate, in cui lusso ed elementi di ingegneria avanzata creano un unicum, progettato da Alberto Mancini Yacht Design e Salvagni Architetti che ha curato gli interni. Particolarmente belle, le grandi aree all’aperto che degradano verso poppa, cui si aggiungono la terrazza galleggiante di 30mq chiamata Sea View Terrace, la zona prendisole del sun- deck e il beach club. Notevole anche a livello di performance, questo super-yacht fa 21 nodi di crociera e un massimo di 26,5. Sul mare, il suo slancio lineare accompagna il pelo dell’acqua, all’interno un concerto avvolgente di elementi di arredo, di armonie e asimmetrie curvilinee, come le evoluzioni di un giro di valzer.
Poi tante altre navi da diporto prodotte e progettate in ogni parte del mondo, con a bordo lusso e alta tecnologia, che meriterebbero attenzione e soste dedicate, una sorta di jumping internazionale sul posto. Solo per fare qualche esempio, potremmo citare il catamarano eco-friendly di 24m Sunreef 80 Eco, primo totalmente ecologico prodotto dai cantieri Sunreef Yachts di base in Polonia. Tra i figli dell’Olanda, affascina lo yacht Entourage, secondo 60m dei cantieri Amels nato nel 2022 e disegnato da Espen Øino International, con architettura navale di Damen Yachting. Tra quelli della Turchia, il 53m Jewels di Turquoise Yachts, spettacoloso nei suoi esterni firmati da De Basto Design di base a Miami, e interni dello studio londinese H2 Yacht Design. Dalla Grecia il 77,74m O’Rea di Golden Yachts, bellissimo come tutti gli yacht del cantiere e apripista di una nuova generazione, progettato dallo studio Vafiadis di Roma. Splendide Signore dei mari e degli oceani, coccolate dalle acque di un porto speciale, sotto i raggi roventi di un sole troppo caldo, per lo più figlie di un anno anomalo e di un mondo sempre più polarizzato.
Donatella Zucca
Giornalista e scenografa