PITTURA
Un ritratto del mio cane (o del mio gatto) oggi è di moda
Eh si, è proprio così, anche i nostri animali domestici sempre più umanizzati e inseriti in famiglia, meritano di diventare i soggetti di un quadro d’autore. Perché ormai abbiamo compreso che anche gli animali hanno sentimenti ed emozioni che parlano e possono essere espresse con l’arte.
Diciamolo subito: una casa non è abbastanza casa senza cane né gatto. E non c’è album fotografico di famiglia o semplicemente selfie, o tonnellate di pagine dedicate sui social che non includa i sempre più amati pets sempre più antropomorfi -purtroppo spesso pure ridicoli-, considerati come bambini. Di pari passo, anche se i tempi sembra che cambino, la richiesta di veri e propri set fotografici allestiti per immortalare i cari pelosetti domestici dilaga, soprattutto tra i cosiddetti millennials, trentenni che vivono da soli o in coppia e non hanno figli. Per non parlare delle persone anziane che li adorano assieme a tutto il nucleo familiare.
Fotografare col telefonino non basta più, come non basta più esibire gattini e cani scodinzolanti sui social: è scoppiata la moda dei ritratti di lusso per fido o micio, da parte di pittori anche non professionisti a cui basta una foto per fissarli nella posa scelta per l’eternità. Esistono veri e propri set per maniaci cultori degli amati cuccioli. Per dire, a Bristol, Inghilterra, la fotografa Carly Wong che ha 3 gatti, insieme a Simon Withyman, ha smesso di fare servizi fotografici per matrimoni o ritrattistica, perché anche causa covid, le richieste erano in calo, per dedicarsi interamente agli scatti per i pets. Appassionati amanti degli animali fanno volontariato nei canili e nei gattili e fanno scatti agli animali per le adozioni, oltre a raccogliere fondi per la loro cura offrendo un’ora di photoshop per cane o gatto di casa. Anche Eleonora Masneri ed Andrea Mutti fanno ritratti fotografici di famiglia con pets, o calendari con i propri amati animali domestici.
E se prima si dedicava solo a ritratti di umani e paesaggi, oggi Silvia Serafini di Firenze (info: +39 338 373 1155) ha avviato un fiorente business che in realtà non parte dal mero calcolo di quanto avrebbe potuto ricavare, ma che è invece partito dal cuore, avendo lei per prima salvato un piccolo buffo, dolce bastardino di nome Pixel dal canile e ritraendolo in tutte le sue facce più curiose. E il suo atelier di pittrice ha aperto agli animali con sorprendenti risultati: «Adesso me li chiedono da tutta Italia e dall’estero: mi inviano più spesso foto di gattini e cani, e io li riproduco. Non solo su tela, su palle di Natale, uova di struzzo e sassi. È un grande successo al quale non avevo mai pensato perché mi ero sempre imposta solo paesaggi, oppure monumenti, dove Firenze sia ben riconoscibile. Sono molto felice di questa cosa che è nata per puro caso – spiega l’artista –. O meglio: è nata dall’amore per gli animali a cominciare quello che ho per il mio. Poi mi sono lanciata con l’idea di ritrarre, non avrei mai pensato di aprire un percorso».
“Ho sempre amato dipingere animali”, racconta Silvia Serafini – ma dal 2013 ho iniziato a ritrarre cani e gatti di canile, per il piacere di farlo, cercando di cogliere il loro sguardo, l’espressione degli occhi perché è quello che cerco di cogliere per primo. Poi ho iniziato a farli su ordinazione questi ritratti”. I social. “Sono importanti per pubblicizzarmi, attraverso questi contatti li spedisco in tutto il mondo: gli animali più curiosi che mi hanno chiesto di immortalare? Una coppia di criceti”. La cosa più bella? “I minuti di attesa quando invio la mail della foto al committente, che spesso mi risponde con frasi come: mi sono commosso quando ho visto il suo dipinto”
A Firenze c’è anche Maddalena Toni che va oltre alla pittura: sue le sculture iperrealiste di animali, rinoceronti compresi, sono ad arricchire preziose collezioni d’arte di famiglia. Quando ci sono di mezzo animali domestici, che è sbagliato chiamarli animali, talmente li abbiamo umanizzati, Walt Disney docet, ecco nascere anche un manuale per imparare a dipingere sui sassi che si trovano ovunque, e per animali di tutti i generi. Con questo agile libro si riuscirà a trasformare una pietra in: coniglio, coccinella, serpente, tartaruga, gatto, procione, cerbiatto, volpe, civetta, tigre, panda, topolino, castoro, cagnolino, scoiattolo. Titolo: «L’arte di dipingere gli animali sui sassi», autore, Lin Wellford. E se vogliamo che per una foto-ritratto la luce sia perfetta, ricordiamo che quelle all’aperto si fanno nelle prime o nelle due ultime ore di sole. Poi ci penserà il ritrattista con pennelli e colori. Così è se ci pare. Miao.
“I cani e i gatti ritratti nei quadri sono come amici silenziosi, sempre pronti ad accompagnare con lo sguardo e a riempire di affetto qualsiasi ambiente in cui siano collocati”
Giornalista