ARTE CONTEMPORANEA
MICHELE SIMONETTI Le architetture della mente sbarcano a Firenze
Artista contemporaneo dal linguaggio astratto-geometrico, Simonetti inaugura a Firenze una mostra poetica e visionaria, tra atmosfere urbane e paesaggi dell’anima. Un viaggio interiore tra colori simbo-lici, memoria e immaginazione, che prosegue a Madrid il 20 luglio con una selezione inedita delle sue opere più evocative.
Redazione
Dalla metropoli americana al cuore dell’Europa, Michele Simonetti – artista contemporaneo che vive e lavora a New York – porta in viaggio le sue città interiori. Il 19 giugno alle ore 18:30, nel centro storico di Firenze, è stata inaugurata la sua nuova mostra personale, ospitata in uno spazio espositivo d’eccezione. A curarla, Anna Gnocchi, con la partecipazione della storica dell’arte Daniela Pronestì. L’esposizione, visitabile fino al 30 agosto, rappresenta un’occasione unica per entrare nell’universo poetico e visionario di Simonetti, fatto di atmosfere evocative e profondi paesaggi dell’anima. Il percorso artistico si estende anche ai luoghi del gusto del Plaza Hotel Lucchesi e del ristorante Segno by Empireo, in un dialogo tra arte e ospitalità
Il vernissage ha attirato un pubblico eterogeneo di critici, collezionisti e appassionati, affascinati dalla potenza espressiva delle opere.
Simonetti, architetto di formazione, costruisce paesaggi che non esistono se non nella memoria e nell’immaginazione. Le sue tele sono luoghi mentali in cui l’emozione si intreccia con la forma, in una metamorfosi che trasforma l’esperienza ur-bana in sintesi pittorica. Il suo linguaggio visivo è astratto-geometrico, fatto di linee, volumi, profili, orizzonti che evocano spazi aperti, dinamici, in perenne divenire.
La scelta cromatica non è mai casuale: rossi e aranci si alternano a blu profondi, bianchi accecanti, neri misteriosi e lampi d’oro. Ogni colore è un frammento di vissuto, un dettaglio rubato a un cielo metro-politano, a una luce notturna, a una nebbia che sfuma le forme. Il bianco diventa pausa, vuoto necessa-rio per ritrovare equilibrio; il nero conduce verso le profondità della coscienza; l’oro brilla come intui-zione preziosa. Simonetti ha recentemente partecipato anche al Fuorisalone di Milano, esponendo presso il negozio D.A.T.E. di Sinkers Made in Italy Florence, in via Pontevetero,
“Interiorizzare il paesaggio urbano – spiega l’artista – è per me un modo di restituirlo come architettura mentale, non più vincolata dal rigore del progetto ma libera di seguire i percorsi della fantasia”. In questa tensione tra struttura e immaginazione, le sue opere si fanno mappa di un viaggio interiore, arcipe-laghi della mente dove città e cieli si incontrano.
Il prossimo appuntamento con l’universo visivo di Michele Simonetti sarà a Madrid, il 20 luglio, dove l’artista porterà una selezione inedita dei suoi lavori, continuando il dialogo tra città reali e città imma-ginate, tra memoria e desiderio.
“Interiorizzare il paesaggio urbano è per me un modo di restituirlo come architettura mentale, non più vincolata dal rigore del progetto ma libera di seguire i percorsi della fantasia” (Michele Simonetti)