STARTUP E BIG DATA
La tecnologia avvicina i musei
al sentiment del mercato
L’ecosistema culturale italiano è ancora all’alba dell’ innovazione ma il digitale avanza. E laddove approda, lascia il segno
L’ultimo Censimento ISTAT sui musei ci consegna la fotografia di un ecosistema culturale italiano ancora all’alba in tema di innovazione. Appena il 30% dei quasi 5mila musei italiani offre almeno un servizio digitale (app, QR code, wifi) e uno online (sito web, account social, biglietteria online), ma la percentuale si riduce all’11% se si considerano i musei che ne offrono due. Si sconta un ritardo, ma l’innovazione digitale sta comunque penetrando in alcuni luoghi della cultura d’Italia. E laddove approda, lascia il segno.
E’ interessante l’operazioneche fa capo a Travel Appeal, startup B2B specializzata in Data Science e Intelligenza Artificiale al servizio della Travel Industry. La start up ha raccolto e monitorato la presenza digitale e il gradimento di tutti i luoghi della cultura italiana, censiti dal Mibac, si parla di 6.610 tra musei, attrazioni, parchi, archivi e biblioteche. Dal report emerge una soddisfazione generale dei visitatori pari al 91,1%, un dato estremamente positivo e in crescita dell’1,3% rispetto al 2017. La soddisfazione dei turisti italiani (92%, +1,8% rispetto al 2017) supera quella degli stranieri (88,6%, +1,5%). A livello regionale sono le attrazioni culturali della Valle d’Aosta ad aggiudicarsi il sentiment positivo più alto (94,2%), in fondo alla classifica quelli del Veneto (86,9%); in Toscana e Lazio si concentra la maggiore percentuale di recensioni in lingua straniera, pari al 60% del totale per entrambe.
“I musei e i luoghi della cultura rappresentano una parte fondamentale nella definizione dell’esperienza di un territorio: per questo oggi è importantissimo comprendere come vengono raccontati online proprio nell’ottica di avere chiara la percezione e la soddisfazione dei viaggiatori per migliorare l’offerta culturale e servizi connessi”, spiega Mirko Lalli, fondatore di Travel Appeal, la start up fondata 5 anni fa con il supporto di H-FARM, oggi con un team di 30 persone, una sede a Treviso, Firenze, Londra e Amsterdam.
Travel Appeal rileva i datie li traduce in suggerimenti per migliorare le strategie di gestione del business. Suggerimenti che sono starti colti dai 67 poli museali ad autonomia speciale. Parte dell’utenza si lamenta della coda? Alcuni musei – sollecitati da questo feedback – hanno risposto mettendo in campo un algoritmo per risolvere il problema. “Dalla lettura dei dati è chiaro che chiunque visiti un luogo culturale voglia vivere un certo tipo di esperienza, che non è fatta solo ed esclusivamente dalla visita in sé della mostra. Conta il tempo speso in coda per il biglietto, la professionalità del personale, la qualità dei servizi igienici…”, ancora Lalli. Le recensioni online degli utenti hanno i loro limiti, però. Siamo sicuri che tutti i recensori abbiano le competenze per esprime giudizi articolati? “L’algoritmo tiene conto della qualità del recensore. Faccio un esempio di recensioni di un hotel. Se l’utente si lamenta sempre della colazione, non è che annulliamo l’osservazione però teniamo conto di questo. Così come identifichiamo le recensioni manipolate”.
Le opinioni degli utenti possono essere spiazzanti.La tanto agognata visita alla Gioconda di Leonardo spesso delude, “perché la calca di gente attorno al capolavoro rompe la magia dell’impatto con il grande Leonardo. Così come destano perplessità le piccole dimensioni del quadro. Tutti ingredienti dell’esperienza di visita”. Un’altra sorpresa. “fra le attrazioni prese in esame, quella che registra un punteggio molto basso in termini di sentiment è la casa di Giulietta a Verona che infatti ha solo il 74,2% di soddisfazione dei visitatori contro altre attrazioni che ottengono oltre al 95% di sentiment, ad esempio l’Altare della Patria.
Alla stessa maniera è particolare che La Venaria Reale di Torino registri un numero di recensioni superiore rispetto al Colosseo di Roma”.
Tra i musei, è la Galleria degli Uffizi di Firenze quella che raccoglie più recensioni (12 mila, soddisfazione 89,8%), seguita da Villa d’Este di Roma (9.639 recensioni, soddisfazione 94,9%) e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (9.530 recensioni, soddisfazione 91,8%). Tra iParchi, la palma va al Parco del Valentino a Torino (9.742 recensioni, soddisfazione 94,4%), quindi Grotte di Castellana (8.327 recensioni, soddisfazione 93,2%) e Terme di Caracalla, Roma (recensioni 6.123, soddisfazione 92,5%).
Giornalista