LIBRI
La Corte degli ultimi Zar attraverso gli occhi di Alexandra Ilarionovna Shuvalov
Al Circolo degli Uniti di Siena, è stato presentato il libro “Alla corte degli ultimi zar. Memorie di Alexandra Ilarionovna Shuvalov, nata Vorontzov-Daskov” di Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina, edito da ILI Editore. Il libro porta i lettori nell’intima cornice della corte zarista, offrendo uno sguardo personale e dettagliato sulla vita di una influente nobildonna russa del XIX secolo.
Redazione
Il 15 febbraio, nel cuore di Siena, al Circolo degli Uniti è stato presentato il libro “Alla corte degli ultimi zar. Memorie di Alexandra Ilarionovna Shuvalov, nata Vorontzov-Dashkov” di Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina, pubblicato da ILI Editore. Iniziativa di Carlo Tamburini, l’evento, introdotto dal presidente del Circolo Alessandro Mocenni, è stato un’occasione unica per immergersi nell’intensa atmosfera dell’ultima era zarista attraverso le memorie personali di una figura femminile di grande rilevanza. La presentazione ha offerto infatti non solo una finestra sul passato mondo aristocratico e turbolento della Russia, ma ha anche permesso agli ospiti di riflettere sulle dinamiche di potere e sui cambiamenti sociali che hanno segnato la fine di un’epoca.
Alexandra Ilarionovna Vorontzov-Dashkov, sposata Shuvalov e bisnonna dell’autrice del libro, fu una delle nobildonne della Corte della Russia del XIX secolo. Nata nel 1869 a Gomel, che all’epoca era parte dell’Ucraina e oggi si trova in Bielorussia, Alexandra era la seconda di otto figli. Suo padre, Ilarion Ivanovic Vorontzov-Dashkov, era intimamente legato alla famiglia Romanov e ebbe l’incarico di Ministro della Corte con Alessandro III, godendo di grande stima e prestigio. Dal 1905 in poi fu Vicerè del Caucaso con Nicola II. Di conseguenza Alexandra trascorse la sua infanzia e adolescenza in intimo contatto con la famiglia imperiale. Nata alla corte di Alessandro II, cresciuta alla corte di Alessandro III, fu Dama di compagnia della Zarina madre, Maria Feodorovna, e poi moglie di un alto dignitario, Pavel Pavlovic Shuvalov, bisnonno dell’autrice, con Nicola II. Condivise adolescenza e gioventù, in momenti di gioco, picnic, gare di cavalli, balli e sontuosi ricevimenti con i rampolli della famiglia Romanov. Incontri che non erano semplici scampoli di vita aristocratica ma rappresentavano l’intera dimensione sociale dell’epoca.

Pattinaggio al Palazzo d’Inverno. Alexandra Ilarionovna Schuvalov con la famiglia imperiale
Le memorie di Alexandra, scritte a macchina in russo, in esilio in Francia all’età di 73 anni, sono state tradotte con meticolosa attenzione da Amalia Bovio Talamo, sorella dell’autrice, che ha restituito intatta la spontaneità e la semplicità di una scrittura di getto, che però evidenziava l’assenza, nei vari episodi ricordati e quindi riportati, di un collegamento, poiché eran stati scritti appunto di getto, a mano a mano che la nobildonna ricordava. Questi testi riordinati in un percorso crono-logico e presentati in un linguaggio appena più scorrevole, per non levare la freschezza della spontaneità, da Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina, offrono un’immagine vivida e dettagliata della vita di corte, permettendo ai lettori di scoprire gli intrighi e le dinamiche sociali e politiche di un’epoca cruciale nella storia russa.
Durante la presentazione, Angela Maria Scullica, Direttore di ILI Editore, ha sottolineato l’importanza storica del dattiloscritto, evidenziando come le memorie offrano non solo una testimonianza unica degli eventi ma anche un’analisi profonda della complessità sociale e politica dell’epoca zarista. Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina ha condiviso con il pubblico degli Uniti, aneddoti ed episodi della vita della sua bisnonna, illustrando non solo la storia della nobiltà russa ma anche il contesto umano e quotidiano delle persone al potere. L’evento è stato ulteriormente arricchito dagli interventi di Amalia Bovio Talamo che ha discusso le sfide della traduzione delle memorie dal russo dell’epoca all’italiano, e di Silvestra Bietoletti, Storica dell’arte, che ha presentato opere d’arte che ritraggono paesaggi, personaggi, residenze imperiali e vita quotidiana dell’epoca per permettere agli spettatori di immergersi il più possibile nell’atmosfera vissuta dai protagonisti del libro.

Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina, autrice del libro, (nella foto con la sorella Amalia Bovio Talamo, e l’editrice Angela Maria Scullica), ha condiviso con il pubblico degli Uniti, aneddoti ed episodi della vita della sua bisnonna.
Alla Corte degli Ultimi Zar non è semplicemente un’opera per chi ama la storia ‘minore’; è un libro che affascina chiunque sia interessato al quotidiano dell’aristocrazia russa tra Ottocento e Novecento, e alle narrazioni di resilienza e coraggio. La lettura di questo libro offre uno sguardo intimo e personale su un’epoca di grandi cambiamenti, spesso raccontata solo dalla storiografia ufficiale. Grazie alle memorie della sua bisnonna, l’autrice invita invece i lettori a immergersi negli eventi, presentando un ritratto autentico e meno noto della vita a corte e delle sfide che la nobiltà ha affrontato nei crepuscoli dell’Impero Russo.
“Nel 1877, a Tsarskoe Selo, mentre ero sul balcone del bagno di mia madre, l’imperatore Alessandro II passò in calessino. Appena mi vide si fermò e mi chiese “Sei la piccola Vorontzov?….”