MECENATISMO
Il Museo Nazionale del Bargello si arricchisce di cere barocche
Grazie alla donazione del marchese Lionardo Lorenzo Ginori Lisci, 16 nuove cere saranno esposte nella sala della scultura barocca del Museo nazionale del Bargello a Firenze. Che avvia una campagna di restauri
Un nucleo di 16 cere barocche, donate dal marchese Lionardo Lorenzo Ginori Lisci, andrà ad arricchire la nuova sala della scultura barocca del Museo nazionale del Bargello a Firenze, a partire dal 2023.
La donazione testimonia l’attività del marchese Carlo Ginori, fondatore della Manifattura nel 1737 che, fin dai primi anni, acquistò numerose forme dalle botteghe dei principali scultori fiorentini, perché fossero poi utilizzate nella produzione di porcellane. Da queste forme, il marchese con i suoi artisti trassero dei modelli in cera in modo che i committenti potessero selezionare o scegliere di modificare l’opera in fase di realizzazione della porcellana. Tra le opere donate dal marchese Ginori ci sono la cera tratta dalla ‘Flagellazione’ di Alessandro Algardi, il ‘Vaso con il Trionfo di Nettuno’, ideato da Massimiliano Soldani Benzi nel 1721 e il grande rilievo in cera di Giovan Battista Piamontini, con il ‘Massacro degli Innocenti’.
A seguito della donazione è stata avviata una campagna di restauri su una prima selezione di cinque cere che saranno esposte nel 2023 nella nuova sala del museo: a breve sarà pubblicato il bando per la realizzazione delle nuove vetrine. “Il Bargello – ha spiegato la direttrice Paola D’Agostino – continuerà il suo impegno per il restauro delle altre cere e il loro allestimento, a rotazione, nella nuova sala dedicata al Barocco. La donazione Ginori consentirà, infatti, di inserire un tassello mancante della produzione scultorea della Manifattura, arricchendo il nuovo allestimento di rari esemplari in cera”.
Dal suo canto, “Il mio legame con l’arte – ha spiegato il marchese Lionardo Lorenzo Ginori Lisci – risale alla passione che durante gli studi seppe infondermi la professoressa Giovanna Gaeta Bertelà, e da allora l’amore per la cultura artistica, nelle sue diverse espressioni, ha contraddistinto tutta la mia vita, ispirando la tutela delle mie collezioni di famiglia, da cui provengono le cere che ho voluto donare al Bargello” . Le prime cinque opere restaurate del nucleo verranno esposte nella nuova sala dedicata alla scultura barocca
Tra le opere donate dal Marchese Ginori è da segnalare la cera tratta dalla Flagellazione di Alessandro Algardi (1598-1654) che illustra la fortuna che il celeberrimo gruppo in bronzo dello scultore bolognese, attivo a Roma, continuò a godere fino al Settecento inoltrato. Vanno poi visti sia l’originalissimo Vaso con il Trionfo di Nettuno, ideato da Massimiliano Soldani Benzi nel 1721, e derivato dalle forme acquistate nel 1744 dal Marchese Carlo Ginori dal figlio dello scultore, Ferdinando, che il grande rilievo in cera di Giovan Battista Piamontini, con il Massacro degli Innocenti, da un modello di Giuseppe Piamontini. A breve sarà pubblicato il bando per la realizzazione delle nuove vetrine che insieme con un moderno impianto di climatizzazione, già realizzato nel corso del 2021, consentirà di esporre le cere in sicurezza e programmare una rotazione tale da permettere nel tempo di restaurare e poi esporre tutte le opere della donazione Ginori.
Giornalista