COLORI
Girare il mondo con le lenti dell’arcobaleno
Questo articolo è un viaggio in lungo e in largo per il mondo tra i sette colori dell’arcobaleno, per metabolizzare attraverso le immagini e i colori, un universo di sensazioni che arriva senza filtri: una magia che vuol dire partire.
Beatrice Laurora
“Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo: è un viaggiatore che attraversa il mondo senza vederlo; è un sordo in mezzo a un concerto”, così diceva Camille Flammarion, astronomo, editore e autore di più di 50 opere tra le quali guide divulgative di astronomia alla fine dell’Ottocento. Il nostro pianeta infatti, osservato anche nei suoi colori, si presenta come un affascinante prisma di sfumature, da montagne e deserti multicolori a particolarità astronomiche e fiumi caleidoscopici. Viaggiare significa paesaggi, dalle sabbie dei deserti ai ghiacci dell’Antartide, dalle rocce più impervie, ai prati più verdi. Ma anche animali; soprattutto persone, espressioni, occhi. E storie. Raccontate dalla tradizione, dal modo di vivere, dalle situazioni. Questo articolo è un viaggio arcobaleno, tra i suoi sette colori in lungo e in largo per il mondo, metabolizzando attraverso le immagini e i colori, un universo di sensazioni che arriva senza filtri: una magia che vuol dire partire. 7 colori e 21 luoghi per uno straordinario campionario di sensazioni che travolge e avvolge nella sua tela, conquista portandoci fuori dalla realtà.
“Un viaggio è una lavatrice. E da quella centrifuga esco diverso;
Quando torno nelle mie cose, nel mio quotidiano, almeno per un po’ vedo tutto con occhi nuovi, più puliti, più sereni.”
Certi luoghi non hanno bisogno di filtri: a tingerli di una gamma infinita di sfumature, ci ha pensato la Natura, l’uomo; nessun dipinto, nessuna immaginazione e un unico comun denominatore: la bellezza.
ROSSO
Il colore della vita e del potere
In Cina è il colore delle spose,
in Sud Africa il colore del lutto,
in Giappone è il colore della vita.
È il rosso.
I TETTI DI BOLOGNA
Un’enorme distesa di tetti rossi, interrotti da qualche cappella grigia-azzurra e circondati dal verde rigoglioso dei colli. Nella città dove risiede l’università più antica del mondo occidentale non potevano mancare leggende e superstizioni legate allo studio: è fortemente sconsigliato, secondo la tradizione, salire sopra i tetti perché si metterebbe a rischio il conseguimento della laurea. Qualcuno potrebbe pensare che uno dei soprannomi di Bologna, “la rossa”, faccia riferimento esclusivamente al colore dei tetti di epoca medievale del suo centro storico. In realtà, Bologna è da sempre una città politicamente di sinistra: capitale della resistenza durante la Seconda guerra mondiale e roccaforte comunista.
I CAMPI DELLE FIANDRE
“Nei campi delle Fiandre sbocciano
i papaveri tra le file di croci
che segnano il nostro posto:
e nel cielo volano le allodole, cantando ancora con coraggio,
appena udite in terra tra i colpi d’arma da fuoco” – John McCrae
In Flanders Fields fu scritta dal canadese John McCrae in onore di un amico caduto durante la Prima guerra mondiale. Sulla scelta del papavero rosso ci sono due versioni: una, più realistica, sostiene che i papaveri rossi fossero l’unico fiore in grado di sbocciare in un terreno impregnato con grandi quantità di calce viva, gettata sui cadaveri per disinfettare ed evitare epidemie; l’altra, più romantica, sostiene che in realtà i fiori delle Fiandre fossero bianchi e di altri colori e che si tinsero tutti di rosso a causa del sangue versato dai soldati morti e feriti. La guerra ha devastato la campagna, ma non ha impedito la crescita dei papaveri, che sbocciano in quelli che furono campi di battaglia tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate: maggio, giugno, luglio sono i mesi di nascita per i fiori vermigli.
LA SPIAGGIA DI PANJIN
La surreale vista di questa spiaggia rossa che si trova a circa 30 km da Panjin, città cinese, è incredibile. Panjin Red Beach si presenta come un luogo magico, come se fosse stato creato dal pennello di un pittore fantasioso. La sua particolarità è quella di essere una distesa rossa che sembra non avere fine; non si tratta di sabbia ma di un’alga particolare che assume il colore rubino durante la stagione autunnale. Ponti e passerelle di legno sopraelevate permettono di attraversare il soffice tappeto dando la percezione a chi le percorre di sentirsi completamente immerso.
ARANCIONE
Il colore degli estremi
Nei Paesi Bassi è il colore nazionale,
In molti paesi del Medio Oriente è associato al lutto.
In Brasile invece è simbolo di festa.
È l’arancione
LE FARFALLE DELLA CALIFORNIA E DEL MESSICO
Ammirare gruppi di milioni di farfalle monarca è un’esperienza davvero speciale. La cosa non è difficile, perché ogni settembre migrano in California meridionale e in Messico, in particolare verso alcune riserve dello stato del Michoacàn. Il Festival Cultural de la Mariposa Monarca, in Messico, che dura una settimana, si svolge tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, in concomitanza con la fine della stagione delle migrazioni.
L’INCENDIO DI DARVAZA
Nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, si trova un pozzo dove il fuoco arde ininterrottamente da oltre quattro decenni. Si tratta di Darvaza, che in persiano significa porta e non a caso è conosciuto come la porta o i cancelli dell’inferno; non si tratta di un vulcano ma di un giacimento di gas naturale collassato. L’incendio, appiccato volontariamente dai geologi oltre quarant’anni fa per evitare conseguenze ambientali peggiori, è uno spettacolo impressionante.
LE CALENDULE FRANCESI
Le calendule francesi arancioni, o chendu hoovu, sono una presenza costante in tutta l’India, dove vengono utilizzate in occasione di matrimoni e feste, nei templi e perfino nelle insalate. Molto appariscenti e dal profumo molto gradevole e particolare, hanno la radice fittonante, il fusto ramificato e ricoperto da peluria e foglie lanceolate a margine intero o leggermente dentato. I fiori sono commestibili, dal gusto amarognolo e leggermente salato. Questi fiori hanno bisogno di poca acqua e per tale motivo rappresentano una fonte affidabile di reddito.
GIALLO
il colore del tradimento e del coraggio
In Occidente è associato all’inganno e al tradimento.
Nel Medioriente a un concetto di positività,
in Cina alla regalità,
in Giappone al coraggio.
È il giallo.
LE CASE DI IZAMAL E DI ROTTERDAM
Izamal, una piccola cittadina dello Yucatan, in Messico, è famosa per i suoi edifici di colore giallo brillante. Il più interessante è il Convento di Sant’Antonio da Padova, un enorme monastero francescano perfettamente conservato, che si erge nel cuore della città gialla. Le case cubiche di Rotterdam sono singoli appartamenti indipendenti a forma, appunto, di cubo rovesciato di 45 gradi, a cui si accede da una strettissima scala. L’idea alla base del progetto era di creare una sorta di foresta gialla artificiale, ed infatti l’insieme delle case cubiche, viste nel complesso, realmente appare come un boschetto surreale in cui i tronchi sono rappresentati dal palo in cemento con le scale e le chiome dell’albero dalla cellula abitativa vera e propria.
LA FALENA COMETA DEL MADAGASCAR
L’affascinante falena luna, o falena cometa, con un’apertura alare di 20 cm, è una delle falene della seta più grandi del mondo. Diffusa nelle foreste pluviali del Madagascar, è molto difficile da osservare in natura: vive al massimo una settimana e, nonostante la sua lunga coda, riesce a mimetizzarsi perfettamente nell’ambiente.
VERDE
il colore dell’energia e del futuro
In Irlanda è associato alla fazione cattolica e alla cultura celtica,
in India rappresenta la purezza e l’armonia;
in Cina indica il marito tradito,
in Giappone simboleggia il futuro, la giovinezza, l’energia e la vita eterna.
È il verde.
IL CHICAGO RIVER N DURANTE IL ST. PATRICK’S DAY PARAD
Da oltre 50 anni la mattina della St. Patrick’s Day Parad il Chicago River viene tinto di verde usando 18 kg di granuli colorati atossici. Il tratto di fiume interessato è quello tra Columbus Drive e State Street, e l’effetto dura poche ore. La tradizione è stata infranta solo nel 2016 quando il fiume è diventato blu per celebrare la vittoria dei Cubs nelle World Series, finale del campionato di baseball americano.
LA LUCE DELL’AURORA BOREALE
Quando si va a caccia dell’aurora boreale, o luci del nord, è importante scegliere un luogo dove ci sia qualcosa da fare anche quando le luci non brillano. È uno spettacolo da ammirare almeno una volta nella vita. Sono scie e ventagli luminosi di vari colori, soprattutto verde-azzurro, che compaiono all’improvviso nel buio della notte a latitudini settentrionali, in prossimità del Polo Nord o comunque all’altezza del Circolo polare artico. Il fenomeno dell’aurora boreale dipende dall’attività del Sole e dalla sua interazione con il campo magnetico della Terra. Quando l’attività solare è molto intensa e si verificano eruzioni ed esplosioni, le particelle che si formano vengono lanciate in grandi quantità nello spazio, fino a incontrare il campo magnetico terrestre. Da questo incontro, negli strati superiori dell’atmosfera, si formano scie e bande luminose di diverse forme e colori che creano una vera e propria danza nel cielo notturno, illuminandolo quasi a giorno.
LE CUPOLE E LE STATUE DEL DUOMO DI BERLINO
Le cinque cupole di rame e le numerose statue in questo metallo, tutte coperte da una patina verde, sono la caratteristica principale del Duomo di Berlino. L’attuale chiesa risale al 1905, mentre la cupola fu ricostruita fra il 1975 e il 1981, ma grazie al rivestimento in rame può teoricamente durare anche mille anni.
BLU
il colore della sicurezza e della spiritualità
Sicurezza e protezione,
colore del cielo, della spiritualità e dell’immortalità,
Simbolo della mascolinità per l’Occidente,
colore femminile per la Cina.
È il blu.
LA CITTÀ BLU DEL MAROCCO
Grazie alle suggestive facciate degli edifici dipinte di blu, Chefchaouen, la Perla blu del Marocco, è un villaggio dall’atmosfera artistica dove pare di essere in un mondo a sé. Situata ai piedi delle aspre montagne del Rif, è una cascata di case dalle pareti blu armonicamente inserite in un meraviglioso paesaggio naturale. Girando tra le vie sembra quasi di dovere scorgere da un momento all’altro o dietro qualsiasi angolo il mare, invece è nell’entroterra marocchino. È proprio questo susseguirsi di emozioni e sensazioni contrastanti che rende la città blu di Chefchaouen una città unica nel suo genere.
LA CATTEDRALE DI MARMO DELLA PATAGONIA
La Catedral de Màrmol (Cattedrale di Marmo) è una delle meraviglie naturali più incredibili della Patagonia. I colori delle formazioni rocciose sulle pareti e le volte delle grotte sono magnifici e i loro riflessi nell’acqua turchese creano uno spettacolo formidabile. Le grotte, situate lungo la costa del lago General Carrera, sono raggiungibili in barca.
LA CATTEDRALE DELLE LUCCIOLE DI WAIPU CAVE
La cosiddetta cattedrale delle lucciole, nelle viscere della Waipu Cave, è un piacere etereo. Raggiungerla può essere difficoltoso, specialmente quando un mare di fango e acqua stagnante cancella il piccolo sentiero d’accesso. Tuttavia, gli sforzi fatti saranno ripagati nella terza sala da una galassia di lattiginosi puntini blu che illumina delle magnifiche formazioni calcaree.
VIOLA
Il colore dell’inconscio
Generalmente viene associato al mistero, alla mistica, all’inconscio,
al fascino, al sogno e alla magia.
Ma anche alla superstizione, alla malinconia e alla paura.
Nel Cristianesimo è legato al pentimento,
all’espiazione e al raccoglimento.
In Oriente è legato al vizio ed alla malvagità,
in Giappone evoca peccato e paura ed è vietato nei matrimoni.
È uno dei colori meno amati dalle persone.
È il viola.
LA LAVANDA IN PROVENZA
Tra metà giugno e la fine di agosto la Provenza si colora di viola. È il colore della lavanda che fiorisce e profuma l’aria tutt’intorno e dona, ai paesaggi già meravigliosi di questa zona del Sud della Francia, un aspetto ancora più incredibile che va dall’indaco più intenso al lilla più tenue. Nel 1996 è stato definito un percorso, la Route de la Lavande, un itinerario che permette di conoscere questo splendido territorio e tutte le proprietà e le tradizioni legate a questa pianta officinale.
GLI ALBERI DI JACARANDA
Pretoria, capitale amministrativa del Sudafrica, si tinge di viola durante la stagione primaverile, in procinto di iniziare nell’emisfero australe, con la fioritura di settantamila alberi di Jacaranda. Questi alberi sono magnifici in ogni parte del globo grazie al sorprendente contrasto tra la corteccia quasi nera e i pallidi fiori indaco. Con l’arrivo della primavera, si creano incredibili gallerie naturali sugli ampi viali della città, morbidi tappeti floreali nei parchi e baldacchini nelle piazze. La loro fioritura ha un non so che di magico e la città sembra rianimarsi dopo il lungo inverno.
IL MAGNIFICO ANEMONE DELLE MALDIVE
Cresciuto su una barriera corallina delle Maldive, questo anemone, detto Heteractis magnifica, è la dimostrazione di come organismi diversi possano vivere in simbiosi. L’anemone, che ospita fino a 12 specie di pesci pagliaccio, è molto diffuso nella regione oceanica indopacifica tropicale, dove cresce nelle barriere coralline esposte alla corrente e alla luce. È qui che si conclude questo viaggio nei colori, una piccola guida cromatica al mondo dove poter ritrovare pezzi di arcobaleno nei luoghi sparsi di questo meraviglioso e sorprendente cailedoscopio emozionale.
INDACO
Il colore del mistero
È un colore artificiale inventato alla fine dell’Ottocento.
È un ibrido tra il blu e il viola
È associato al mistero e alla maestà,
È l’indaco
IL CIELO DI GENOVA AL MATTINO
A Genova, il cielo al mattino è color blu indaco; vale la pena alzarsi presto per vedere la luce che, come dice una canzone di De André “ha un piede in terra e l’altro in mare”. I profili dei palazzi si stagliano netti nell’aria, e nel silenzio della mattina si sentono stridere le cime delle barche. Arrivati al Porto Antico, si scopre il mare su cui, lentamente, appare una striscia dorata.
ABITI, GIOIELLI E STILE NEL LAOS, IN TAILANDIA E NEL VIETNAM
La popolazione Hmong è una minoranza etnica originaria della Cina che, nei secoli scorsi, si è spostata a sud e ha popolato le regioni del Laos, della Tailandia e del Vietnam, seguendo la propria aspirazione di autonomia ed indipendenza territoriale. L’interesse nei confronti di queste genti nasce dalla bellezza dei loro manufatti, che si esprime sia negli abiti tradizionali, sia nei gioielli, lo stile dei quali li differenzia da quelli di tutte le altre etnie, rivelando un dettaglio che può consistere nel colore, nella forma o nelle finiture, soprattutto degli abiti. L’impiego della polvere indaco, per questo popolo, riveste un ruolo significativo.
IL GUADO IN INDIA
Dal paese della cuccagna al laboratorio di chimica Il guado è una pianta da sempre conosciuta e apprezzata per le sue proprietà tintorie legate al colore blu. Testimonianze del suo antico utilizzo provengono principalmente dall’ India. La coltivazione e il commercio del guado cominciano quindi ad assumere una notevole rilevanza economica, tanto da dare origine all’espressione pays de cocagne – paese della cuccagna – per indicare un luogo di straordinaria abbondanza e prosperità. Il suo pigmento blu trovava impiego, oltre che per la colorazione dei tessuti, in molti settori artistici, dalla miniatura dei manoscritti alla decorazione della terracotta, fino ai quadri dei grandi artisti rinascimentali.
Beatrice Laurora
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