SPETTACOLO
FRANCO GODI “L’intuito scopre il talento nascosto, la pazienza e la perseveranza lo fanno sbocciare”
È così che Mr Jingle, autore di alcune delle musiche più memorabili di Carosello (e non solo!), manager, produttore discografico e musicista di successo, nella sua lunga carriera, è riuscito a individuare e lanciare personaggi oggi famosi come Fedez. E ora Drusilla Foer . Lo racconta lui stesso in questa intervista ad ArteCultura Magazine dove, a proposito di Drusilla, dice anche…
“Un potenziale talento ha delle caratteristiche ben precise, ma non c’è un segreto né un modo di comportarsi particolarmente definito. Quando vedo persone che agiscono in modo artisticamente non normale e mi incuriosiscono, la metà del mio lavoro di manager è fatta. Perché poi alla fine, non è solo una sensazione o altro. In qualsiasi lavoro che ha portato a scoprire talenti, c’è stata una ricerca di vari anni, prima che accadesse qualcosa, ma ne ero talmente convinto che la cosa sarebbe accaduta, che il futuro fosse quello di un successo che, senza ascoltare pareri, ho sempre guardato avanti. E dunque ci ho investito subito molto. Contrariamente a quello che accade con i manager di oggi: sarà perché non amo l’omologazione, né le cose facili, ma guarda caso ho sempre avuto artisti bravi. È nella mia natura questo intuito, forse perché sono fiorentino, è quello che mi porta fin qui”. Scopritore di talenti, manager, musicista: Franco Godi è l’alter ego di Drusilla Foer. Una delle ultime soddisfazioni è stato il successo di Sanremo: “Quando è finita, mi ha guardato e ha aspettato la mia approvazione”, racconta,” Uno scambio di sguardi d’intesa: è andata bene mi pare, mi ha detto fuori dal palcoscenico. E poi: mi sono divertita. Secondo me Drusilla a Sanremo è stata perfetta”.
Lui stesso compositore, arrangiatore e produttore discografico che negli anni Sessanta è il più attivo nella pubblicità dei Caroselli in Italia, tanto da essere chiamato “Mr. Jingle“ tra cui il famoso Bidibodibu, Bella dolce cara mammina.
Franco Godi lei ha scoperto le potenzialità di uno dei personaggi più gettonati in Italia: Drusilla Foer .
“Avevo concluso la mia esperienza a Milano, di produttore artistico e manager di J- Ax, Fedez degli Articolo 31 e, dopo aver conosciuto Drusilla, ho lasciato il mondo dell’hip hop per dedicarmi al nostro progetto discografico che dovrebbe uscire in autunno. In qualche modo le ho dato un imprimatur”.
Come vi siete incrociati?
“Lei è sempre stata eclettica, il suo mondo era la moda, col quale orientava gli stilisti. Aveva inventato diversi personaggi tra cui Drusilla con la quale si esibiva per divertirsi tra gli amici. Conosciuta attraverso amici, ho capito e ho creduto subito nel personaggio perché aveva una marcia in più. Ma non avevo messo in conto che da pochi seguaci, se ne sarebbe ritrovata così tanti: la sua cosa bella è che anche in questo momento di travolgente successo, è una persona capace di rimanere sé stessa. È diventata il personaggio dell’anno, abbiamo fatto il tappeto rosso a Venezia, sono accadute cose che non avevo previsto né erano prevedibili per nessuno, ma lei è rimasta quel che è: ha questa dote rara”.
Come si lavora con Drusilla?
“Il nostro rapporto va avanti da anni, Sanremo ci ha dato una bella botta di energia, e siamo molto contenti. Anche perché in cinque anni di lavoro, abbiamo costruito qualcosa di importante e questo ci unisce. Io dico sempre: facciamo le cose che piacciono a noi, facciamole bene e andiamo avanti senza abbassare mai la guardia. E questo ci ha premiato”.
Vi somigliate?
“Abbiamo una sensibilità molto simile: è difficile che una cosa che piace a Drusilla non piaccia a me e viceversa. Condividiamo gusti in comune: all’inizio, quando andava in scena con la cameriera Ornella, l’ho trovata fantastica, e lei ha inventato Eleganzissima, il suo spettacolo-cult. E gli stessi teatri che prima facevano 5-600 persone ora ne registrano oltre 2 mila e sono sempre sold out. A Firenze al grande Teatro Verdi, tre serate sono andate esaurite in un’ora, per dire”.
Quanto è colta Drusilla?
“Tanto, perché già da giovanissimo ha frequentato l’arte. Fuori dal personaggio che ha creato, è un bravissimo pittore che ha studiato all’Istituto d’Arte di Porta Romana. E poi è scrittore: come Drusilla interpreta lei stessa le cose che scrive e ha sempre un’idea vincente di regia. E anche se ha fatto l’Almanacco sulla Rai, e anche se io non amo tantissimo la televisione perché, secondo me, non restituisce l’arte, insieme siamo riusciti a imporre in un certo senso una chiave di lettura, anche qui teatrale, cosa non facile perché la televisione ha un altro meccanismo e ti porta coi piedi in terra rispetto al teatro dove sei immerso in un’altra dimensione”.
Meritate il successo che avete.
“Professionalmente non si è mai fermata, e l’ho portata avanti da produttore artistico. Come ti ho detto siamo stati già in tournée nei teatri di Milano e Roma e ovviamente a Firenze. Ma abbiamo già un cartellone prossimo venturo con altre date, senza esagerare. Per fortuna hanno smesso di parlare di travestitismo perché il personaggio non è assimilabile con drag queen o travestitismo: Drusilla è Drusilla, tant’è che le persone si commuovono quando lei parla. Senza dubbio è un grandissimo personaggio”.
Novità in vista…
“Infatti stiamo lavorando a questo nuovo album di brani inediti firmati da grandi autori. E ci sarà anche “Guerra”, scritto anche da me, lo stesso che ha concluso il monologo di Sanremo. Drusilla è raffinata, e tutto vogliamo, meno che inflazionare la sua immagine, il successo è uno strano animale, a volte si ritorce contro e questo andrebbe sempre evitato”.
Morale, per scoprire un talento esiste una ricetta?
“Penso di no, è libero perché incastonato come un diamante grezzo in mezzo a una pietra. Come fai a sapere che c’è lì in mezzo c’è un tesoro se non hai la pazienza di farlo uscire fuori? Poi è vero che le immagini colpiscono più delle parole, ma non possono, come e più delle parole, creare assuefazione”.
“Il talento è libero, incastonato come un diamante grezzo in mezzo a una pietra. Bisogna avere la pazienza di farlo uscire fuori”
Giornalista