ARTSTA OGGI
ELISABETTA ROGAI “Il mio lavoro è un’avventura affascinante”
“Non mi fermo mai alla prima cosa che incontro. Voglio sempre sperimentare, mettermi alla prova”. Elisabetta Rogai racconta in questa intervista per Arte CulturaMagazine la sua passione per una pittura che esplora i nuovi territori dell’arte figurativa
“Uso tecniche classiche, ma anche innovative e penso di avere un tratto riconoscibile. Il mio impegno è divulgare l’arte attraverso anche la tipicità sovrana della mia regione, la Toscana che è il vino”. Elisabetta Rogai è la pittrice che più di ogni altra riesce a distinguersi. Per classe innanzi tutto, e per quel gusto innato che è le è proprio di esplorare nuovi territori dell’arte figurativa.
Rogai, lei ha dato il là a diverse cose: dall’Enoarte al dipinto su tela Denim
“Il mio lavoro è un’avventura affascinante, perché non mi fermo mai alla prima cosa che incontro. Voglio sempre sperimentare, mettermi alla prova, sfidare il già visto e già fatto. Il vino al posto del colore è stata un’intuizione, ma anche la tecnica dell’affresco, cosa insolita per una donna. E poi il dipinto sul jeans e sul marmo bianco di Carrara: ho provato molte tecniche nuove dove in qualche modo si riflette la mia poetica visionaria”.
Tipica dell’artista
“Per natura sono una curiosa e vado dove c’è un universo da scoprire e trovo un’anima in ogni cosa. Vivo in campagna e sento anche le vibrazioni della natura che arrivano dalla materia, che hanno radici umane”.
Elisabetta, quanto conta la curiosità nel suo lavoro?
“È essenziale. Mi guardo intorno e vedo spesso tutto con nuovi occhi e la curiosità di un bambino. Gli artisti secondo me devono porsi così al mondo, in ogni istante”.
Le sue opere sono duttili: i dipinti col vino e su tela denim le vediamo negli showroom, nei musei e anche nelle chiese
“Perché la mia pittura si basa su riferimenti letterari: niente è improvvisato. Nella pieve Romanica di Tavarnelle in Chianti, c’è un mio affresco: una pala col Battesimo di Cristo. Ma non posso non ricordare il Palio che ho eseguito per Siena nel 2015 così come impossibile non citare i miei ritratti di bambini che giocano”.
I cavalli in fuga disegnati col vino, fiori, i volti. E quel colore che sa spingere oltre
“Nonostante molte mostre siano state rimandate, sono stata invitata recentemente anche negli Usa per una performance live di Enoarte”.
Ricorda da cosa è stata ispirata la prima volta?
“Sicuramente dalla bellezza e dalla poesia del film di Zeffirelli, “Romeo e Giulietta“. Quella sensazione di arte assoluta, di bellezza è ancora dentro di me e oggi si esprime nei miei quadri in altre forme”.
Recentemente ha messo all’asta alcune sue opere per sostenere la Andrea Bocelli Foundation che sono state subito acquistate.
“Un rilancio importante e un impegno a cui ho creduto fin da subito. Per me, che sono partita da essere insegnante, l’idea di aiutare gli altri fa parte del mio Dna, e se sostenere anche la causa della fondazione di un maestro come Andrea Bocelli è importante per tante persone, io lo ritengo un onore”.
“Uso tecniche classiche, ma anche innovative e penso di avere un tratto riconoscibile. Il mio impegno è divulgare l’arte attraverso anche la tipicità sovrana della mia regione, la Toscana che è il vino”
Giornalista