INTERVISTA
CORINNE CLÉRY “In scena e nella natura, senza paura d’invecchiare”
Dalla sua carriera di successo, ai reality show, alla sua filosofia di vita. Corinne Cléry ci mostra in questa intervista intima e sincera ad ArteCultura Magazine, come sia possibile essere sé stessi, senza paura del giudizio. E trovare la felicità nell’accettazione di sé e nella gratitudine per ogni giorno che la vita offre.
“Dopo aver fatto il provino per Historie d’O, mi scelsero come protagonista. Mio padre mi domandò: ma come mai vogliono te che non sei per niente sexy?”. Corinne Cléry ,nonostante la retorica sulla condizione femminile, anaffettività, stanchezza, incertezza, cioè le dure regole del mercato del cinema, eccola qui con gli occhi che le brillano. Tutti la ricordano, per quel suo primo film di successo che è stato, appunto, Histoire d’O, e per essere stata Bond girl nel film Agente 007 Moonraker Operazione spazio. Ma gran parte della carriera cinematografica di Corinne Cléry, si è svolta in Italia, lavorando per lo più in film e commedie, al servizio di registi come Corbucci, Samperi, Festa Campanile, Vanzina, Lizzani, Capitani Fulci e altri. È bello stare con lei: Corinne è una donna pratica, tutta cuoricini, con ricordi lasciati liberi di andare. Indietro non si torna e la signora guarda avanti con dolcezza e semplicità essenziale.
Corinne mi pare poco mondana, niente salotti tv, niente feste, niente gossip
“Oh, a me non interessa per niente fare queste cose, io amo stare nella mia casa in campagna qui nella Tuscia, dove sto benissimo, coltivo fiori e l’orto. La mattina mi alzo e sono già felice per quello che vedo, gli alberi, la natura. Non tornerei mai più a vivere in città anche perché non offre quasi niente, a parte cinema e teatro, ormai è pericolosa e sporca. Abito a 20 chilometri dalla terra dei papi, a 15 da Bolsena a 25 dal mare: è spettacolare stare in un’oasi di pace. E finalmente sto da sola, da cinque anni: non potrei più vivere con nessuno, per carità”.
Da tempo è anche attrice di teatro e molto applaudita
“Mi dà grandi soddisfazioni il teatro, il contatto col pubblico è bellissimo, ed è sempre simpatico, bendisposto, puoi sentire perfino il suo abbraccio. sino a fine febbraio sarò in tournée per l’Italia e toccherò anche Milano, Firenze e Roma. in tutto una cinquantina di piazze. Nei weekend mi troverai sempre in teatro con Francesco Branchetti, mio autore fiorentino e produttore, con il quale alterniamo due spettacoli, Le relazioni pericolose di Choderlors de Laclos e Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain. È stata una specie di scommessa, non pensavo di essere all’altezza del palcoscenico, poi mi è passata la paura e mi sono lasciata andare. È una sensazione che regala tante straordinarie soddisfazioni. Abbiamo vinto bei premi, il nostro teatro provo a definirlo indipendente, di sicuro non è convenzionale”.
Non si è fatta mancare niente: dal Grande Fratello, all’Isola dei Famosi
“Perché sono come giochi di ruolo, dove ci si può mettere in discussione: e io sono una giocherellona. La gente mi immagina snob, lontana, elegante, ma non è vero: come vedi sono in maglietta e scarpe da ginnastica, e perfettamente a mio agio. Così ho voluto provare a essere me stessa anche in televisione, penso di aver fatto una bella figura. Tra i due reality mi è piaciuta più l’Isola dei Famosi, fare questa esperienza per due mesi è stato abbastanza tosto. Sono stata mangiata dalle zanzare, ma ho resistito anche alla fame. È sempre bello mettersi in discussione e vedere come ci si comporta a un’età che sei grande, e capire se sei migliorata o peggiorata. Certe mie colleghe, guarda, mi fanno anche pena: io, grazie a Dio credo che con gli anni di migliorare, nel carattere, in gentilezza. Abbiamo il diritto il diritto di invecchiare bene”.
Conosce chi invecchia male?
“Sarebbe l’ora di dire basta a pensare che noi attrici e chi fa parte del mondo dello spettacolo non debba ingrassare o avere rughe. Io ora, a 73 anni, sono in una fascia di età così bella, che me la tengo bene e ho diritto di essere come sono. Mi dovrei vergognare degli anni che passano? Che il mio corpo è cambiato? Ringrazio Dio di essere arrivata a questo punto, altrimenti vorrebbe dire che sono morta prima. Non ho rifatto niente del mio corpo, se casca un po’, pazienza. L’importante è che vadano a posto altre cose, per esempio, il cervello”.
A proposito di televisione hanno trovato un posto per lei con questo giovanilismo dilagante?
“Ma sì, senza neppure che chiedessi niente a nessuno, perché tutti sanno che non faccio vita mondana, che vivo ritirata in campagna e che preferisco comprare un trattorino nuovo per i miei campi, che un gioiello per essere più chic, cosa inutile. Mi hanno cercato da Canale 5 e sono molto felice perché parteciperò a una fiction di diverse puntate, e sarò in ottima compagnia, con Barbara Bouchet, Massimo Dapporto, Maurizio Mattioli, credo Iva Zanicchi. Sono molto felice di questo, perché col tempo ho imparato a mettermi in discussione e deciso di far vedere a tutti chi è Corinne e non Corinne Clery”.
Che differenza c’è?
“Corinne sono io, me stessa, ho scoperto il bello di dimostrarlo, senza paure, me ne frego delle critiche, di quelli che mi dicono: eri più bella prima. Oggi rispondo che ho diritto di sentirmi bene e invecchiare bene. Sennò è sempre una rincorsa a dire, oddio, come faccio ora che non sono come gli altri vorrebbero che sia? L’importante per me è di essere in pace con me stessa ed essere allegra, felice, e ringraziare la vita per i giorni che mi si presentano davanti. Sono fortunata perché posso dimostrare che non è vero che noi dello spettacolo non invecchiamo mai. Sì, invecchiamo, ma come tutti, l’importante è che la testa sappia ragionare e dare peso alle cose che hanno peso”.
Cosa la rende felice Corinne?
“Aver raggiunto la mia dignità di donna mi riempie di entusiasmo, basto a me stessa, dico evviva le settantenni. Vado a tagliare l’erba dei campi col trattorino e col decespugliatore. Se mi devo fare un regalo, mi prendo un albero di olivo che è troppo bello; sono fortunata ad avere vicini contadini che sono adorabili: mangio bene, sono una donna serena. Dopo fatiche, paure e sofferenze sono diventata così. Ho una bella stagione di lavoro davanti che mi fa stare tranquilla e mi sento realizzata: cosa posso chiedere di più?”.
“Sarebbe l’ora di dire basta a pensare che noi attrici e chi fa parte del mondo dello spettacolo non debba ingrassare o avere rughe. Io ora, a 73 anni, sono in una fascia di età così bella, che me la tengo bene e ho diritto di essere come sono”
Giornalista