ARTE CONTEMPORANEA
Lorenzo Marini a Catania: la libertà delle lettere e la gioia del vedere
Nel cuore barocco di Catania, le sale di Palazzo Valle accolgono la Type Art di Lorenzo Marini, dove le lettere si liberano dal linguaggio per diventare segni, colore ed energia. Un dialogo tra arte, comunicazione e bellezza che restituisce allo sguardo la gioia pura del vedere.
Redazione
Dal 26 ottobre 2025 al 29 marzo 2026, le sale barocche di Palazzo Valle a Catania ospitano la mostra Da Burri a Cattelan 1970–2025, promossa dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma in collaborazione con la Fondazione Puglisi Cosentino. Un grande viaggio nella creatività italiana degli ultimi cinquantacinque anni: da Burri e Guttuso fino a Cattelan, passando per Accardi, Boetti, Isgrò, Kounellis.
E tra questi nomi di spicco, c’è anche Lorenzo Marini, artista, architetto e comunicatore visivo che con la sua Type Art ha rivoluzionato il modo di guardare alle lettere dell’alfabeto.
Le lettere diventano arte
Nelle opere di Marini, le lettere si liberano dal compito di formare parole. Non servono più a “dire” qualcosa, ma a mostrarsi, a esistere per la loro bellezza intrinseca.
Colori, forme e segni diventano protagonisti assoluti. Ogni lettera danza sulla tela come un individuo dotato di personalità e ritmo propri. È un linguaggio visivo immediato, universale, che parla a tutti – senza bisogno di traduzioni. L’artista racconta così una nuova libertà: quella del segno visivo. Se Burri liberava la materia e Cattelan l’idea stessa di arte, Marini libera il linguaggio. La sua “alfabetizzazione estetica” non comunica parole, ma emozioni: la gioia del vedere e la meraviglia della forma.

Un’arte che restituisce felicità allo sguardo
In un’epoca satura di messaggi e immagini, Lorenzo Marini invita a fermarsi.
A guardare una lettera -una semplice A, una M, una S – come si guarderebbe un fiore o un volto. A riscoprire la bellezza primordiale del segno. La sua arte piace perché è positiva, luminosa, vitale. Non ha bisogno di spiegazioni: conquista subito per armonia e colore.
In ogni quadro si percepisce l’equilibrio tra il rigore del designer e la libertà dell’artista. È una pittura che unisce la forza concettuale all’immediatezza emozionale, parlando sia agli esperti sia al grande pubblico.
Un dialogo tra epoche
In Da Burri a Cattelan, la presenza di Lorenzo Marini rappresenta la voce più contemporanea di tutto il percorso.
Le sue lettere, sospese tra arte e comunicazione, dialogano naturalmente con i combusti di Burri, le cancellature di Isgrò, l’ironia dissacrante di Cattelan.
Tutti, a modo loro, hanno cercato una forma di liberazione: dalla materia, dal linguaggio, dalle convenzioni. La mostra, curata da Renata Cristina Mazzantini e Gabriele Simongini, è anche il primo passo di un progetto triennale che porterà a Catania altre grandi rassegne in collaborazione con la Galleria Nazionale.Un’iniziativa che, come sottolinea Alfio Puglisi Cosentino, presidente della Fondazione, “vuole far dialogare artisti e pubblico, e contribuire alla crescita culturale del territorio”.
L’alfabeto della libertà
Le opere di Marini si inseriscono in questo dialogo come un inno alla libertà e alla creatività.
Il suo alfabeto non costruisce frasi, ma visioni. Ogni lettera è un segno che vibra, un frammento di energia pura.
In questo, la sua arte è profondamente italiana: unisce la tradizione del segno e del colore alla sperimentazione del pensiero contemporaneo. Con la sua Type Art, Lorenzo Marini ricorda che la bellezza può nascere anche da ciò che diamo per scontato ogni giorno: una lettera, un simbolo, un segno. E proprio per questo, la sua arte continua a parlare a tutti con leggerezza, intelligenza e una contagiosa voglia di stupirsi.
Le lettere dell’alfabeto si liberano dal dovere di comunicare e diventano protagoniste del quadro: forme colorate, dinamiche, che danzano come simboli universali.
LORENZO MARINI
LORENZO MARINI – Profilo dell’artista
Lorenzo Marini è un artista, architetto e pubblicitario italiano, nato a Monselice (Padova). Dopo la laurea in Architettura all’Università di Venezia, ha fondato e diretto alcune delle più note agenzie di comunicazione, vincendo oltre cento premi internazionali per la creatività. Nel 2016 ha dato vita alla corrente artistica della Type Art, che libera le lettere dell’alfabeto dal loro ruolo funzionale per trasformarle in protagoniste estetiche. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie in Italia, Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi e Asia, ottenendo un ampio riconoscimento di pubblico e critica. Marini vive e lavora tra Milano, New York e Los Angeles. La sua ricerca esplora il confine tra arte, design e comunicazione visiva, proponendo una visione ottimista e universale del linguaggio come forma di bellezza.











