DESIGN DEL MARE
Arte e innovazione al timone della nautica 2025
Nei boat show di Cannes, Genova e Monaco, la nautica italiana ridefinisce il lusso contemporaneo. Dalle creazioni d’autore ai progetti sostenibili, tra tecnologia e design, emerge una nuova cultura del mare che unisce arte, ricerca estetica e visione internazionale.
Donatella Zucca
I grandi yacht continuano a dominare i saloni internazionali, imponendosi non solo per le dimensioni ma anche per l’eccellenza dei contenuti, autentica sintesi del meglio del Made in Italy. I cantieri italiani, da anni leader del settore, si confermano protagonisti assoluti ai saloni di Cannes e Monaco e, con la loro presenza e innovazione, artefici del rilancio di quello di Genova, oggi in cammino verso una ritrovata supremazia internazionale grazie a servizi, accoglienza e un nuovo, funzionale e splendido layout. Un esempio di maestria italiana nelle piccole dimensioni è il primo luxury tender a idrogeno disegnato da Tommaso Spadolini, frutto della collaborazione tra Gruppo Med e la Marine Division di Tesya Group. Il sistema di propulsione, alimentato a idrogeno verde compresso, utilizza celle a combustibile sviluppate da Tesya tramite le sue società Cgt e Finanzauto. Sul fronte del design, restano emblema di eleganza e innovazione le creazioni firmate da Mauro Micheli e Sergio Beretta, fondatori di Officina Italiana Design: modelli iconici come Rivamare 38, Riva Aquariva e Riva El-Iseo, primo motoscafo full electric che inaugura il segmento E-Luxury.

80mt Valor, di Feadship, un explorer con l’eleganza di un super-yacht, tra i più sostenibili del cantiere, classificato Bureau Veritas Young Ice, pensato per il passaggio a Nord Ovest
La leadership italiana nei numeri
L’industria nautica da diporto italiana continua a trainare il mercato mondiale. Secondo gli studi di Marco Fortis, direttore e vicepresidente di Fondazione Edison, il fatturato 2024 ha registrato una crescita del 3,2%, raggiungendo un massimo storico di 8,6 miliardi di euro, con una propensione all’export del 90%. Il Gruppo Azimut|Benetti prevede per il 2024/2025 una chiusura a 1,5 miliardi di euro (+15%) e un portafoglio ordini fino al 2029, con investimenti per 115 milioni di euro in infrastrutture, nuove categorie di prodotto nell’alto di gamma e l’espansione in nuovi mercati, confermando il proprio primato internazionale.
Negli Stati Uniti, dove mantiene la leadership, il gruppo inaugurerà a fine 2025 due boutique esclusive al Pier Sixty-Six di Fort Lauderdale, nuovo polo del lusso.
Per Sanlorenzo, il primo semestre 2025 ha registrato ricavi netti per 454 milioni di euro (+9,4% rispetto al 2024) e un utile netto in crescita del 7%. La guidance per l’intero anno prevede ricavi tra 960 milioni e 1,2 miliardi di euro e un utile compreso tra 103 e 110 milioni. Nonostante un contesto macroeconomico incerto, anche il Gruppo Ferretti ha chiuso al 30 giugno 2025 con ricavi netti per 620,4 milioni di euro (+1,5%), un EBITDA rettificato di 99,1 milioni (+2,5%) e una prospettiva di crescita verso 1,24 miliardi nel secondo semestre. Tra gli altri protagonisti del settore si confermano The Italian Sea Group, Overmarine, Absolute Yachts, Arcadia Yachts, Cantiere del Pardo, Mangusta Yachts e Solaris Yachts: insieme compongono il mosaico di eccellenze che rendono la nautica italiana un simbolo globale di lusso e innovazione.
Particolarmente attratti dai nuovi mercati sparsi tra i continenti, molti dei maggiori player già a febbraio hanno spostato investimenti e attenzioni al Zona Maco di Città del Messico, la più grande fiera d’arte dell’America Latina, in aprile a SP-Arte di San Paolo in Brasile al cui mercato dell’arte annovera una comunità coinvolta dalle sponsorizzazioni di Bottega Veneta e Chanel. A Tokyo in settembre sarà la volta della terza edizione del Tokyo Gendai e la Rakuten Fashion Week considerata la vetrina del fashion giapponese. l’Asia-Pacifico tornerà a novembre con le inaugurazioni, feste ed eventi di Shanghai Art Fair, Art021 e West Bund Art & Design. Una città aperta al mercato che ha dato filo da torcere ai gruppi del lusso nel post Covid 2021, richiusosi tra il 2023 e il 2024. A Shanghai il Bund è presidiato da tutti i grandi brand, Prada Group nella residenza Rong Zhai opera dal 2017 con esposizioni d’alto livello. Passi verso un futuro che ancora non si sa cosa ci regalerà di negativo o di positivo ma una cosa è certa, che al settore non mancano le forze, le potenzialità e le basi per poterlo affrontare con decisione e giusta resilienza. Per Dolce & Gabbana, Stefano Ricci, Salvatore Ferragamo, le Fondazioni di Cartier e Louis Vuitton e altri marchi top dell’alta moda, una missione che esprimono anche a partire dalle loro sedi, i loro prodotti e le proprie attività.
Stefano Ricci e il rinascimento della seta fiorentina. Telai in legno capaci di riprodurre un orditoio settecentesco ispirato a disegni di Leonardo da Vinci: è questo uno dei tesori custoditi dall’Antico Setificio Fiorentino, laboratorio fondato nel 1786 nel borgo fiorentino dell’Oltrarno, un tempo deposito per i telai delle nobili famiglie dei Gherardesca e dei Pucci. Acquisito da Stefano Ricci nel 2011, il setificio continua oggi a tessere magnifiche sete con gli stessi procedimenti artigianali del Rinascimento. Attraverso la divisione SR HOME Interior Design, Ricci ha portato questo patrimonio manifatturiero all’attenzione di una nuova élite internazionale, contribuendo a rilanciare lo stile e il saper fare italiano nel mondo. Sul fronte dell’arte e della cultura, si deve alla maison il restauro e la digitalizzazione degli antichi codici delle Corporazioni Fiorentine dell’Arte della Seta, della Lana e dei Linaioli. In occasione dei 40 anni del brand, celebrati nella Galleria degli Uffizi, Ricci ha finanziato la nuova illuminazione della Loggia dei Lanzi e successivamente del Ponte Vecchio, con un evento spettacolare aperto alla città. Per le celebrazioni dedicate a Leonardo da Vinci, ha sponsorizzato il trasferimento di preziosi disegni dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano agli Uffizi, restituendo al pubblico opere di straordinaria bellezza. Le collezioni della maison sono state ambientate in luoghi iconici come l’isola di Montecristo, la Scuola Grande di San Rocco a Venezia, o in hotel di lusso all’interno di storici palazzi, contribuendo così a coniugare arte, moda e valorizzazione del patrimonio.
Cannes Yachting Festival 2025
Dal 8 al 13 settembre, il Cannes Yachting Festival 2025 ha accolto 56.000 visitatori, con 711 imbarcazioni esposte, di cui 147 in anteprima mondiale, e 677 espositori.
Il Vieux Port ha ospitato i grandi yacht a motore (in media 45 metri), mentre il Port Canto ha presentato 128 nuove unità a vela oltre i 10 metri, la più grande flotta di velieri nuovi esposti in acqua al mondo. Completavano il percorso la Power Boat Marina dedicata ai dayboat fino a 13 metri e l’area Broker & Toys, riservata ai grandi yacht usati e ai water toys più innovativi. Lungo i pontili, un trionfo del Made in Italy: imbarcazioni e design italiani ovunque, tra i tendoni espositivi e l’Espace Palais – Espace Riviera, vetrina di accessori, arredi e tecnologie d’avanguardia. Centrale il tema della sostenibilità, con 42 progetti eco-efficienti selezionati tra oltre 120 candidature nell’ambito dell’Innovation Route, culminata negli Innovation Route Awards. Tra i vincitori: il catamarano Modx 70 di Ocean Développement, destinato alla missione ambientale Race for Water, e il Vaan R5, completamente elettrico e realizzato con materiali circolari come alluminio riciclato, sughero certificato FSC e tessuti rigenerati. Tra le novità di rilievo anche il Benetti B.Yond 37M e, in un contesto glamour, mostre d’arte, spazi VIP firmati Roche Bobois, brindisi Louis Roederer e il servizio ufficiale Mercedes ByMyCar. Sanlorenzo ha presentato dieci yacht, tra cui tre anteprime mondiali – l’SL110A, l’explorer SX120 e l’SD132, il più grande yacht in composito del gruppo. Benetti ha mostrato la serie in vetroresina (Oasis 34M, Oasis 40M, Motopanfilo 37M) e ha svelato in anteprima mondiale Juno’s 7, prima unità della classe 44M. Per il Gruppo Ferretti, nove première tra cui Riva 58’ Capri, Riva 112’ Dolcevita Super, Ferretti Yachts 800, Pershing GTX70 e Wallywind 110.

Molta Italia allo Yachting Festival 2025 di Cannes foto di D. Zucca

Made in Italy domina allo Yachting Festival di Cannes credit D.Zucca
Genova, la rinascita del Salone Nautico
Dal 18 al 23 settembre, la 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha confermato la rinascita della manifestazione, grazie a spazi funzionali e servizi di alto livello per ospiti, giornalisti ed espositori.
Il 19 settembre, nella Sala Forum del Padiglione Blu disegnato da Jean Nouvel, il Salone ha ottenuto la Certificazione ISO 20121 per la sostenibilità degli eventi.
Confindustria Nautica, BPER e RINA hanno presentato il progetto Sustainable Finance Lab, dedicato alla finanza sostenibile e alla transizione energetica del settore. Tra le anteprime mondiali, Cantiere Mimì ha celebrato i 50 anni con Libeccio 9.50 Walkaround e Libeccio 13.5 Cabin; Maxim Yachts ha portato in anteprima europea il Max 44 R; AIATA, nuovo brand di Anadolu Group, ha debuttato con il Wayfinder 38 Cabin; Apreamare ha presentato il Gozzo 48 Cabin, mentre Sacs Tecnorib e Lomac hanno svelato le loro edizioni limitate. Ampio spazio per catamarani e vela, con la partecipazione dei grandi gruppi italiani.
Tra gli appuntamenti, il World Yachting Sustainability Forum a cura di International Boat Industry e la tavola rotonda europea “Resilient & Sustainable Growth Amid Global Trade Shifts” di European Boating Industry.
Di rilievo l’annuncio della partecipazione di Confindustria Nautica alla 38ª Louis Vuitton America’s Cup come Strategic Marine Industry Advisory Partner.
Monaco Yacht Show 2025
Dal 24 al 27 settembre, il Monaco Yacht Show ha consacrato il vertice della nautica mondiale con 120 superyacht ormeggiati lungo le banchine della Dockside Area.

Molta Italia al Monaco Yacht Show 2025
Tra i protagonisti, l’Explorer Valor di Feadship (80 metri), uno dei più sostenibili mai realizzati, classificato Bureau Veritas Young Ice per navigare fino al Passaggio a Nord Ovest, e il Columbus Crossover 42 M/Y Big Naan, con design di Hydro Tec e interni firmati Hot Lab. La manifestazione ha ospitato anche la mostra fotografica Tribute to Yachting di Guillaume Plisson, che ha offerto una visione artistica e sensoriale della vita in mare. Tra le imbarcazioni italiane, spiccavano il 55m Solemate di Heesen Yachts, il 55m Rose di Tankoa Yachts, il 50m Legasea di ADA Yacht Works e il 24m Gentleman di Picchiotti The Italian Sea Group, progettato da Luca Dini Design & Architecture.
Lo studio fiorentino si distingue anche per Eco-Pilot, software che integra criteri ESG e standard internazionali (CSRD, ESRS) nei processi di progettazione, trasformando la sostenibilità in un motore di bellezza, innovazione e competitività.
«Il vero lusso oggi non è l’eccesso, ma la qualità, la durevolezza e l’armonia con la natura», sottolinea Luca Dini. Il suo primo Bilancio di Sostenibilità è disponibile su www.lucadini.com. Il MYS 2025 ha segnato un passo avanti nella sostenibilità con il lancio del programma Blue Wake, che ha premiato 59 espositori selezionati con la Water Revolution Foundation.

Luca Dini fondatore e CEO di LUCA DINI Design & Architecture, eccletico e visionario, eccellenza del Made in Italy nel mondo
Tra i riconoscimenti: TYKUN, nuovo brand del Gruppo Med, per la propulsione a idrogeno; Tai Ping per i tappeti biodegradabili; Deasyl per il carburante a basse emissioni; Sanlorenzo per lo yacht a celle a combustibile; e SilverYacht per il catamarano in alluminio riciclabile. Nel Parvis Piscine e nell’Upper Deck Lounge, spazio all’artigianalità e al lusso esperienziale.
Allo Yacht Design & Innovation Hub, designer di fama hanno presentato nuovi concept, mentre la MYS Immersive Experience e l’Innovation Deck di VBH hanno mostrato le più avanzate tecnologie interattive per i superyacht.
L’italiana Videoworks ha illustrato le potenzialità dell’IA generativa per la creazione di contenuti personalizzati, offrendo ai visitatori un’esperienza multisensoriale unica.

Donatella Zucca
Giornalista e scenografa








